Comics & Science: The Light Issue, la recensione

Comics & Science: The Light Issue propone due storie di Zerocalcare e Davide La Rosa sul tema della luce

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Comics & Science: The Light Issue

Secondo appuntamento annuale con Comics & Science, in concomitanza con la consueta presentazione dell'albo a Lucca Comics & Games. Come suggerisce il titolo, The Light Issue approfondisce il tema della luce, concentrandosi in particolare sul Sincrotrone Elettra di Trieste, l'anello di accumulazione e il laser a elettroni liberi.

Il contenuto più succoso dell'albo è sicuramente Educazione subatomica, storia a fumetti realizzata da Zerocalcare in seguito alla visita ai laboratori del celebre istituto friulano. L'autore-personaggio si cimenta ancora una volta con una ripetizione a Blanka, che presto si trasforma nel racconto della sua scoperta del sincrotrone: l'elemento dominante è l'inadeguatezza di Zero, che continua a sbandierare la sua insicurezza nell'affrontare la "missione", attraverso uno sfogo che se agli esordi era uno dei punti di forza dell'autore di Rebibbia, ora sta diventando un ritornello ridondante.

Dopo aver messo le mani avanti sul risultato finale, il fumetto inizia a illustrare le attività dell'istituto e a rappresentare in modo figurato alcuni esperimenti, sfruttando gli strumenti con cui il fumettista si trova più a suo agio, ovvero la rappresentazione delle persone sotto forma di personaggi della cultura pop e la trasformazione di soggetti astratti o minuscoli in creature antropomorfe, in modo non troppo dissimile da quanto fece a suo tempo Esplorando il corpo umano.

Se si esclude una tavola finale particolarmente ispirata e in grado di emozionare, la narrazione non risulta particolarmente sentita. Pur presentando alcuni momenti divertenti e qualche buona idea, la storia conferma quanto sia altalenante la produzione di Zerocalcare, che riesce a dare il meglio di sé quando racconta qualcosa che lo coinvolga profondamente. Per assurdo, risulta più interessante la sua intervista, pubblicata nella ricca sezione centrale, nella quale l'autore "confessa" di aver voluto emulare ancora una volta il suo nume tutelare Boulet, stavolta però senza riuscire a trovare la giusta voce, a nostro giudizio.

Gli articoli divulgativi sono contenuti preziosi che spiegano molte caratteristiche dei laboratori di ricerca; la speranza è che molti lettori, attirati dal richiamo di Zerocalcare, si soffermino a leggere anche le pagine testuali, dove potranno trovare nozioni e curiosità in grado di riconciliarli con la scienza dopo qualche noiosa lezione scolastica.

Ci sono però altri brevi fumetti che strapperanno più di un sorriso, sempre veicolando la conoscenza: tutto l'albo è costellato delle vignette di Walter Leoni, mentre le ultime due pagine presentano Alberi subatomici e pentole quantiche, una sintetica ma piacevole riflessione di Davide La Rosa su particelle subatomiche e filosofiche.

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