Comic-Con 2018 - Castle Rock 1×01, “Severance”: la recensione

La nostra recensione dell'episodio pilota di Castle Rock mostrato in anteprima mondiale al Comic-Con di San Diego

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Spoiler Alert

Castle Rock, la nuova serie in 10 episodi di Hulu tratta dal lavoro di Stephen King (il nome della cittadina è apparso per la prima volta nel 1979 in The Dead Zone) e prodotta da J.J. Abrams è una delle più attese quest'anno al Comic-Con di San Diego e l'entusiasmo con cui è stato accolto l'annuncio della proiezione del pilot in anteprima mondiale ne fa uno dei prodotti in uscita più attesi del momento.

Nello show Andre Holland interpreta l'avvocato Henry Deaver, un ex cittadino di Castle Rock che ritorna alle sue origini quando viene coinvolto nel misterioso caso di un giovane uomo (Bill Skarsgard) che viene ritrovato rinchiuso in una sorta di bunker nascosto all'interno della nefanda prigione statale di Shawshank, subito dopo che il suo direttore, interpretato da Terry O'Quinn, si dà la morte in modo orribile. Di Henry tutti ricordano lo strano incidente in cui era rimasto coinvolto molti anni prima, quando era ancora adolescente, con le conseguenze del quale si apre peraltro il pilot, e che ha portato alla misteriosa morte del padre del ragazzo, lasciando lui e la madre - l'iconica Sissy Spacek di Carrie - da soli.

Ciò che salta immediatamente agli occhi della serie, più del suo tema oscuro e della mitologia che il solo nome della cittadina porta con sé, è come Castle Rock stessa appaia sin da subito come un personaggio integrante dello show, se non la vera protagonista, esaltata da una serie di riprese (in parte fatte dal cielo) davvero spettacolari, nonché dall'esaltazione di un'atmosfera di sospetto e sfiducia da parte dei suoi cittadini che risultano tangibili all'arrivo di Henry in città.

Nella presenza davanti alla camera da presa della Spacek e dello stesso King che collabora dietro alle quinte dello show, gli appassionati del genere ed in particolare dell'autore dell'orrore, troveranno pane per i propri denti. A tratti la serie è genuinamente spaventosa, ma a volte si perde anche in un ritmo troppo lento e rarefatto o dialoghi che appaiono quasi distaccati dalla realtà e che per qualcuno che non fosse necessariamente un estimatore del materiale da cui trae ispirazione Castle Rock, potrebbe fare la differenza tra decidere di proseguire l'avventura per i restanti nove episodi o abbandonarla.

In quanto ai personaggi il giovane cliente di Deaver è, per esempio, un'ottima rappresentazione del male nella sua peggiore essenza, apparentemente indifeso, se non vittima, esplode poi in tutta la sua sanguinaria ed inaspettata violenza. Restano invece da definire gli altri personaggi, nonché gli altri abitanti di Castle Rock i quali non ricevono sufficiente attenzione nel pilot ad eccezione di Molly Strand, che risulta da subito il più interessante tra i caratteri che gravitano intorno ai protagonisti. Assieme a lei conosciamo poi lo sceriffo Alan Pangborn (Scott Glenn) e Jackie, l'assistente curiosa ed inquisitoria interpretata da Jane Levy.

In termini di un episodio pilota Severance compie alla perfezione il suo compito di lanciare un amo agli spettatori abbastanza appetitoso da far desiderare loro di tornare a vedere il resto, ma più che osare lascia immaginare quella che crediamo (o speriamo) diventerà un'escalation in crescendo di misteri che andranno ad intralciare il cammino dei protagonisti prima di risolversi.

Ciò che è certo è che con questa serie Hulu si conferma una piattaforma capace di selezionare prodotti di grande raffinatezza e di squisita fattura, un primato che bisogna riconoscere al servizio di streaming che è riuscito a creare un'altra serie che, potenzialmente, potrebbe durare per anni nell'esplorazione del mondo di Stephen King.

https://www.youtube.com/watch?v=gXsKCQenpt0

Castle Rock andrà in onda negli Stati Uniti mercoledì 25 luglio su Hulu.

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