Comic-Con 2016: recensione dei pilot di Riverdale, Frequency, Time After Time e Powerless

Ecco le nostre recensioni dei pilot Powerless, Time After Time, Riverdale e Frequency mostratici durante la preview night del San Diego Comic-Con

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Giovedì 21 luglio 2016 noi di Badtv.it eravamo al Comic-Con di San Diego e abbiamo potuto assistere in anteprima alla visione di alcuni pilot mandati in onda durante la preview night. Le serie televisive in questione erano Time After Time, Powerless, Frequency e Riverdale.

Time After Time: La serie andrà in onda sulla ABC, data ancora da definirsi, e vede come creatore niente di meno che Kevin Williamson, il quale ogni anno riesce in un modo o nell'altro a tirare fuori qualcosa di accattivante da proporre al suo fedele pubblico. Che le sue storie vengano poi accolte con disprezzo o amore questo è tutto un altro paio di maniche, ma nonostante questo ogni suo prodotto ha inevitabilmente qualcosa di intrigante. Basti pensare all'idea dietro Stalker, serie televisiva di due anni fa con protagonista Maggie Q; si trattava di una storia coinvolgente, decisamente procedurale, ma con un ottimo approfondimento sul profilo psicologico dei personaggi. E anche questa volta ciò che impressiona più di tutto non è la storia della macchina del tempo o l'idea di Jack lo Squartatore nel presente, che senza problemi trova il modo di adattarsi alla contemporaneità, bensì l'approccio particolare che i due protagonisti hanno l'uno nei confronti dell'altro, che era un po' il punto forte di una serie come The Vampire Diaries. Conta davvero il modo in cui i due attori protagonisti (Freddie Stroma e Josh Bowman) si muovono all'interno dello spazio scenico e conta davvero il loro approccio ambivalente alla realtà. Entrambi sono legati, sentimentalmente o no, alla protagonista femminile (Genesis Rodriguez) ed è proprio questo triangolo, definito così in termini di sceneggiatura, che riesce sin da subito a far appassionare il pubblico alla storia proposta. L'unica paura che trasmette questo pilot è che dà troppo l'impressione di aver già dato tutto ossia di aver sprecato tutte le ipotesi interessanti che ci saremmo aspettati di non trovare in quaranta minuti. Perché si sa il momento più bello durante la prima visione di un episodio è immaginare il futuro della storia e sperare che possa andare anche solo per qualche minuto come ci saremmo immaginati noi. La speranza è che siamo solo all'inizio di un lungo viaggio.

Questa la sinossi ufficiale:

Il progetto si ispira al romanzo scritto nel 1979 da Karl Alexander e racconta le avventure del giovane H.G. Wells (Freddie Stroma) che, a bordo di una macchina del tempo, viaggia con la missione di fermare Jack lo Squartatore. Arrivato nella moderna Manhattan attraverso una macchina del tempo, Wells scopre un mondo che non pensava potesse esistere e si mette alla ricerca del famoso chirurgo John Stevenson (Josh Bowman), in realtà il famoso killer.

Powerless: Ecco il pilot che ci ha colpito di più. La serie è della NBC ed è ambientata nel mondo della DC Comics. In un periodo come questo saturo di supereroi ci voleva qualcosa di questo tipo. Un progetto che stuzzicava già dal primo momento in cui era stato annunciato e se qualcuno in giro per il web dubitava della parte assegnata a Vanessa Hudgens come protagonista, questo primo episodio non fa altro che smentire ogni aspettativa sottotono. A Charme City si muovono personaggi normali e senza poteri che con la loro frustrazione si dirigono verso due diverse possibilità: c'è chi si butta giù e chi invece sfrutta la coscienza, la forza d'animo e l'intelligenza per cambiare una situazione o persino il mondo anche senza il bisogno di un potere da supereroe. Il concetto è geniale, apparentemente scontato sulla carta, ma intelligentemente spalmato sullo schermo. L'ironia di Emily Locke, impiegata di una compagnia di assicurazioni contro gli incidenti causati dai supereroi, è in perfetta armonia con il burbero ed esilarante capo Alan Tudyk, attore semplicemente straordinario su cui è stata dipinta la parte. Unica pecca è la CGI che presenta ancora ampi margini di miglioramento.

Questa la sinossi ufficiale:

Descritta come una comedy a camera singola ideata da Ben Queen (A to Z), la serie è ambientata nell’universo della DC Comics ed è basata su un’idea originale. Di fatto, questa è la prima comedy della DC Entertainment e, secondo quanto riportato, sarà composta di episodi da mezz’ora incentrati su persone qualsiasi che vivono nel suo Universo.

Powerless, infatti, è ambientata nella “peggiore compagnia assicurativa d’America” e segue le vicende dei suoi dipendenti. Vanessa Hudgens è la protagonista Emily Locke, un’addetta ai reclami che ama il suo lavoro perché vuole aiutare le persone ma che vive con grande esasperazione le buffonate dirompenti dei vari supereroi che proliferano nella sua città. Danny Pudi (Community) ha il ruolo diTeddy, collega e migliore amico di Emily: il personaggio viene descritto come qualcuno che trascorre le sue giornate creando scherzi inutili pur di migliorare l’atmosfera in ufficio. Alan Tudyk (Firefly) è Del, il nuovo capo di Emily appena promosso, non grazie ai suoi meriti ma perché figlio del proprietario.Christina Kirk ha il ruolo di Jackie, l’assistente di Emily che è anche una grandissima fan del mondo dei supereroi.

Frequency: La televisione ha la possibilità in alcuni momenti di osare più del cinema o comunque ha il tempo di approfondire alcune dinamiche che nei film vengono solo accennate. Nel film del 2000 diretto da Gregory Olbit c'erano Jim Caviezel e Dennis Quaid, un padre e un figlio che si riunivano in epoche diverse grazie ad una radio. Tutto questo viene riadattato in chiave ancor più moderna con al centro non più un figlio bensì una figlia, interpretata da Peyton List. Sulla carta già questa scelta sembra essere più intelligente di quella del film, dal momento che la storia assume uno spessore ancora più intenso e drammatico. Infatti a lottare sono un padre e una figlia, l'immagine del rapporto per eccellenza, decisamente più carico di spunti per essere poi diffuso nell'arco dei numerosi episodi che comporranno la serie. Nonostante l'emotività dei personaggi e la loro costante frustrazione abilmente espressa durante il corso dell'episodio, Frequency ha svolte narrative banali e poco interessanti che fanno perdere l'attenzione e rendono questa la classica serie televisiva procedurale nata da una buona idea e portata avanti da una costante già vista.

Questa la sinossi ufficiale:

Frequency nasce come reboot dell’omonimo film del 2000 della New Line Cinema. Nella versione televisiva, a differenza del lungometraggio, al centro della storia ci sarà Raimy (Peyton List), una donna che lavora per la polizia e che, nel 2016, scopre di riuscire a parlare via radio con suo padre Frank Sullivan (Riley Smith), anche lui detective, morto nel 1996. Attraverso le loro conversazioni i due stabiliscono un nuovo legame e lavorano insieme a un caso irrisolto di omicidio, mentre la loro interazione ha delle conseguenze involontarie sul presente. Mekhi Phifer (ER) avrà il ruolo di Lt. Satch DeLon, un poliziotto veterano che era un grande amico di Frank e che oggi rappresenta per Raimy un secondo padre. Nel film il ruolo era di Ande Braugher.

Riverdale: Armadietti, corridoi, banchi di scuola, madri e padri con segreti, misteri, omicidi, bugie, amori e tradimenti. Le parole più semplici del mondo nella serie più prevedibile. Nulla di nuovo a partire dalla caratterizzazione del personaggio principale Archie, interpretato da K.J. Apa, un riverbero di tutti i personaggi maschili delle serie popolari di The CW. Ma Archie non è Dawson, non è Dylan di Beverly Hills e neanche Bobby di Twin Peaks ma solo un personaggio debole e povero di idee. Il mistero che ci viene proposto nel pilot non colpisce affatto anzi, si fa fatica a comprendere l'aspetto intrigante, ci si augura che entro la fine dell'episodio possa esserci di più di quello che effettivamente è. Il progetto comunque era molto rischioso soprattutto oggi quando ormai questo tipo di prodotto ci è stato già mostrato in diverse salse. Bisogna dire però che se il protagonista e la storia non funzionano a risollevare le sorte di questo pilot ci pensano le protagoniste femminili Veronica e Bettie, le uniche in grado di far sorridere per qualche scambio di battuta irriverente. Detto questo in Riverdale c'è quanto di già visto compresa la petulante villain della scuola antipatica e frustrata che comanda con la bacchetta della scontrosità le sue minions. Fa sorridere vedere Luke Perry (Beverly Hills 90210) e Mädchen Amick (Twin Peaks) nella serie: fungono da pilastri all'interno della trama ma anche a livello metaforico visto che Riverdale sembrerebbe un chiaro omaggio alle due serie che hanno reso famosi i due attori.

Questa la sinossi ufficiale:

Riverdale nasce come versione live-action dall’approccio moderno ai protagonisti del famoso fumetto omonimo. Ambientato in una città ricca di segreti, intrighi e scandali, lo show è incentrato su Archie Andrews (KJ Apa), uno studente del secondo anno di liceo dai capelli rossi e dalla bellezza ancora giovanile il cui aspetto è diventato più adulto dopo aver lavorato per l’azienda edile del padre, Fred Andrews, durante l’estate. Archie è alle prese con difficili problematiche e con l’attenzione di diverse ragazze. Il giovane ha inoltre scoperto la sua passione per la scrittura e la musica, situazione che lo mette in contrasto con i desideri del padre e del suo allenatore di football. Archie ha inoltre più di un terribile segreto. Nel cast della serie troviamo anche Luke Perry (Fred Andrews), Camilla Mendes(Veronica), Madelaine Petsch (Cheryl Blossom) e Casey Cott (Kevin Keller). I produttori a livello esecutivo saranno Greg Berlanti, Sarah Schecter, Jon Goldwater, e Roberto Aguirre-Sacasa.

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