Come in cielo, così in terra, la recensione | Trieste Science+Fiction Festival 2020

Il film italiano Come in cielo, così in terra propone una commistione di generi dal buon potenziale non gestita in maniera impeccabile dal regista Francesco Erba

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Il regista Francesco Erba compie il suo esordio alla guida di un lungometraggio con l'ambizioso Come in cielo, così in terra in cui sono presenti anche delle sequenze animate per dare vita a uno dei vari segmenti che compongono l'intricata narrazione.
L'approccio interessante, e senza alcun dubbio coraggioso, rende in più punti eccessivamente complicato seguire l'evolversi delle situazioni al centro della trama, proponendo un intrecciarsi di dimensioni temporali e personaggi che non hanno sicuramente reso semplice il lavoro sul montaggio.

Il lungometraggio mostra, tramite l'animazione, un giovane amanuense che nel 1275 d.C. cerca di liberare una ragazza imprigionata nelle segrete di un'abbazia dove un alchimista sta compiendo dei misteriosi esperimenti. I giovani Cris e Jessy, nel 2011, scompaiono nei boschi mentre una ragazza vestita di stracci e dall'identità sconosciuta appare misteriosamente e le indagini portano al ritrovamento di un manoscritto dal contenuto criptico. Nel presente, infine, l'ispettore di polizia Leonardo lascia un messaggio in cui condivide le sue paure.

L'opera prima di Erba non è priva di fascino e inventiva, dimostrando inoltre una buona dimestichezza nel gestire stili e tecniche molto differenti.
La sceneggiatura, però, non porta avanti in modo equilibrato le tre dimensioni temporali e il continuo alternarsi di personaggi e misteri smorza la tensione che caratterizza tutti i tasselli di cui è composta la narrazione, in particolare quello legato all'apparizione della giovane sconosciuta.

Le sequenze animate colpiscono per la grande quantità di dettagli e la bravura con cui sono state girate nonostante una certa complessità, mentre la recitazione non di altissimo livello rende le riprese live-action meno incisive rispetto al lavoro compiuto per seguire il racconto dell'alchimista.

Come in cielo, così in terra cerca una strada poco percorsa nel panorama cinematografico italiano riuscendo, in parte, a raggiungere il proprio obiettivo. Il coraggio dimostrato e il buon livello che contraddistingue alcuni degli elementi su cui è costruito il film rende l'opera meritevole di una visione e inserisce il nome di Erba tra quelli da tenere d'occhio nei prossimi anni per scoprire che direzione prenderà la sua carriera nel mondo del cinema.

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