Come d'incanto


Una quasi-principessa, prima delle sue nozze, viene inviata dalla sua matrigna nel mondo reale. Gradevole commedia della Disney, con una Amy Adams assolutamente straordinaria...

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Recensione a cura di ColinMckenzie

TitoloCome d'incantoRegiaKevin LimaCast

Amy Adams, Patrick Dempsey, James Marsden, Timothy Spall, Idina Menzel, Rachel Covey, Susan Sarandon

 Uscita7 dicembre 2007

Anche ad impegnarsi, è difficile parlare male di una pellicola del genere. Non che, per carità, sia un capolavoro e sicuramente alcune critiche non sarebbero certo fuori luogo. Per esempio, è difficile sostenere che il film sia particolarmente originale, anche se un ribaltamento di ruoli nel finale non è assolutamente disprezzabile.

Ma, anche se personalmente non amo questo tipo di film (o forse proprio per questo motivo), molte delle trappole che rendono invedibili questi prodotti e che li rendono stucchevoli ed imbarazzanti per un pubblico sopra gli 8 anni sono state fortunatamente evitate. Penso alla figura della bambina, che non cattura tutta l'attenzione con i soliti escamotage sentimental-ricattatori che si utilizzano in questi casi. O anche il fatto di non rendere tutto esplicito. Insomma, è evidente che la pellicola presenti dei buoni sentimenti e sia imperniata sul discorso "bisogna cercare l'amore e non essere cinici", ma il messaggio è presentato in maniera efficace nel racconto e senza dialoghi strappalacrime ridondanti.

Comunque sia, quello che solleva decisamente la pellicola dal livello di una discreta produzione televisiva/home video, è senza alcun dubbio Amy Adams, che sembra l'erede perfetta di Julie Andrews, anche considerando che il suo personaggio sembra un misto di Mary Poppins e della Maria di Tutti insieme appassionatamente. Per chi pensasse che un ruolo del genere metterebbe in risalto chiunque o che magari l'attrice è predisposta per queste figure romantiche e sognatrici, consiglio la visione di Junebug, che l'anno scorso le fece ottenere una candidatura all'Oscar. Era un ruolo di moglie repressa e malinconica, agli antipodi di quest'ultimo, che riusciva a rendere incredibilmente straziante una scena che rischiava di essere volgarissima. Insomma, Amy Adams è un talento sconfinato e se il film andrà bene come tutto lascia pensare, non vi stupite di vederla nuovamente agli Academy Awards.

Giudizio contrastante sugli altri interpreti. Patrick Dempsey (Grey's Anatomy) funziona bene nel ruolo del razionale che si vede la vita sconvolta dall'arrivo della 'principessa'. Decisamente meno bene James Marsden (il Ciclope degli X-Men), ma soprattutto a causa di un personaggio poco brillante e interessante per il pubblico (e infatti, nella prima parte, quando passare su di lui significa abbandonare la protagonista principale, il film ha delle cadute di tono). Francamente eccessiva Susan Sarandon nei panni della matrigna cattiva. D'accordo che il ruolo non è certo minimalista, ma da un'attrice di questo livello si pretenderebbe maggiore attenzione. O forse, è il caso di richiederla al regista Kevin Lima, onesto mestierante ma non certo un fenomeno.

Insomma, Come d'incanto sembra proprio un film per le feste, con tutti i pregi e difetti di questi prodotti. Ma con un'attrice straordinaria in più...

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