Color Zagor 5: L'antica maledizione, la recensione

Color Zagor 5: L'antica maledizione è un albo storico, l'ultima opera firmata dal maestro Gallieno Ferri

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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Color Zagor, pagina 11Il consueto appuntamento estivo con Color Zagor si è rinnovato lo scorso 2 agosto. Come molti di voi sapranno, la peculiarità della collana è quella di dedicare ogni brossurato in policromia a uno dei tanti, variopinti comprimari dello smisurato universo zagoriano. Il racconto di quest'anno riporta alla ribalta una figura nata dalla fantasia dei due creatori dello Spirito con la Scure, Guido Nolitta e Gallieno Ferri. Ci riferiamo al dottor Metrevelic, esperto di sovrannaturale e in particolare di vampiri, che fece il suo esordio sulle pagine di Zagor contro il Vampiro (Zagor Gigante 86, dell'agosto 1972), esattamente 45 anni fa.

Non è tuttavia la partecipazione alla vicenda dell'esimio dottore di origini balcaniche che in più occasioni si è rivelato di fondamentale aiuto al protagonista contro uno dei suoi nemici più nefasti - il maestro della notte (per dirla alla Dampyr) barone Bela Rakosi - a rendere questo fumetto imperdibile. L'antica maledizione è infatti l'ultima opera firmata da Ferri, spentosi a 87 anni poco dopo aver completato la sua tavola di Zagor numero 20.810, pubblicata in questo albo a pagina 67. Le successive sono state realizzate da Gianni Sedioli alle matite e Marco Verni alle chine, i due artisti con lo stile più vicino a quello del maestro genovese, che completano il lavoro in maniera eccellente.

A Ferri appartengono traguardi che difficilmente si potranno eguagliare, essendo l'autore più prolifico di chiunque altro su un singolo personaggio Sergio Bonelli Editore, nonché suo straordinario copertinista; uno dei più grandi al mondo e uno dei più longevi in questo ambito, senza dubbio l'italiano con più anni di ininterrotta carriera, ben cinquantacinque, profusi sullo stesso eroe. Da poco tempo tale onere e onore è passato ad Alessandro Piccinelli, che firma la raggelante copertina di questa avventura.

Color Zagor, pagina 67Si tratta infatti di una trama particolarmente cupa quella qui intessuta da un narratore veterano delle gesta del Re di Darkwood, Jacopo Rauch. Lo scrittore di origini senesi scava nel passato doloroso di Metrevelic, prendendo in considerazione gli eventi che lo costrinsero a lasciare la Jugoslavia per l'America, oltre al sinistro e tragico destino che sembra legare le due donne amate dal medico: la moglie Ivana e la figlia Aline.

Pochi sono gli spazi consentiti alla leggerezza e alla comicità, con Cico che può dare il meglio di sé solo all'inizio del racconto nelle vesti di improbabile aiuto-cuoco in un ristorante. Il soggetto e la sceneggiatura ci regalano una corposa dose di mistero, angoscia e pericolo, contrapposti alla presenza granitica e rassicurante di Zagor.

L'antica maledizione è una storia gotica intrigante in cui emergono alcuni dei temi più classici della letteratura e del cinema horror, ma resta indimenticabile per i motivi sopracitati. È incredibile come la mano di Gallieno Ferri, quasi novantenne, sia stata in grado di firmare tale spettacolo grafico, impreziosito dalla tavolozza di GFB Comics. Il suo segno appare in alcune vignette più nervoso, sofferto ma resta unico; come unico è stato il suo talento assoluto, capace di catturare su carta l'azione più pura, l'energia della Natura e l'attimo fuggente di un'emozione.

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