Color Tex 7: La strada per Serenity, la recensione
Abbiamo recensito per voi Color Tex 7: La strada per Serenity, di Roberto Recchioni e Pasquale Del Vecchio: un racconto intenso, crudo e travolgente
Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.
Misurarsi con Tex in via Buonarroti 38 può ritenersi quasi un rito di iniziazione, il passaggio da giovane di talento a veterano della casa editrice milanese. Roberto Recchioni, classe 1974, si è presentato a quest'ultima sfida con un curriculum impressionante: editor responsabile e sceneggiatore di Dylan Dog, co-creatore della rivoluzionaria Orfani, più un'altra miriade di progetti in corso dentro e fuori Sergio Bonelli Editore.
La strada per Serenity, uscito il mese scorso, è un racconto intenso, corposo, crudo. Una famiglia di contadini dell'Arizona viene massacrata da un branco di predoni. Solo i bambini vengono risparmiati, saranno la merce per uno scambio proposto direttamente al protagonista, la loro vita per quella del bandito Patrick McGrath, condannato a morte.
Sui disegni impeccabili di Pasquale Del Vecchio che interpretano ed enfatizzano alla perfezione il dinamismo e la concitazione della vicenda, si erge una storia dura e travolgente che trova la sua ispirazione e rimanda ai sapori originali della creatura di Luigi Bonelli e Aurelio Galleppini. Trasmette un profondo rispetto della tradizione e un'immancabile freschezza innovativa che si rivela nel ritmo e nell'impostazione della sceneggiatura, degna di un moderno film western.
Il Tex di Recchioni è davvero, usando un suo paragone, come gli AC/DC; la sua energia e la sua classe, grazie a esempi come quello contenuto in questo volume, potranno trasmettersi di generazione in generazione.