Coincidenze d'amore, la recensione
Un film come una volta. Peccato che Coincidenze d'amore sia sceneggiato male, diretto maldestramente e interpretato senza nessuna voglia
La recensione di Coincidenze d'amore, il film di Meg Ryan in sala dall'11 aprile
Coincidenze d’amore è un film di conversazioni, viene da un’opera teatrale. Ma è un film di conversazioni con due attori mediocri, una sceneggiatura non eccezionale e una messa in scena senza nessuna sapienza. E Meg Ryan è presente in tutti e tre questi i comparti: attrice protagonista, co-sceneggiatrice e regista. La maniera in cui riesce a svuotare le battute con un uso maldestro della musica, delle scelte di primo piano e di recitazione ha dello stupefacente. Già una buona parte dei dialoghi sono lamentele, che è grave di suo, ma quanto di peggio sono lamentele sulla deriva del tempo presente, pronunciate come grandi rivelazioni mentre sempre le stesse comparse passano nello sfondo.
Un film così brutto che la dedica finale "a Nora Ephron", pensata per essere un omaggio, suona più come una ritorsione.
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