Cobra Kai (Stagione 6- Parte Uno), la recensione
Questi cinque episodi danno solo un assaggio di cosa ci aspetta in questa stagione 6 di Cobra Kai, iniziando a muovere gli ultimi passi
Cobra Kai, la recensione della Parte Uno della stagione 6 disponibile su Netflix a partire da oggi, 18 luglio 2024.
La trama della Parte Uno della stagione 6 di Cobra Kai
Con Terry Silver dietro le sbarre, e il Sekai Taikai alle porte, Johnny e Daniel prendono il mano il destino di tutti gli appassionati di Karate della Valley. Questi primi cinque episodi si concentrano su una serie di sottotrame d'introduzione che verranno poi sviluppate nelle prossime parti. I ragazzi dell'ultimo anno stanno iniziando a pensare al college, e nel frattempo Sam e Tori passano da nemiche a rivali, in un percorso simile a quello fatto da Robbie e Miguel nella scorsa stagione. Johnny sta per diventare padre, e deve finalmente trovarsi un lavoro vero, mentre Daniel scoprirà che il maestro Miyagi gli ha nascosto qualcosa del suo passato.
Il tutto mentre proseguono gli allenamenti per il torneo mondiale, in cui i nostri ragazzi dovranno dare il massimo per farsi conoscere e avere un futuro. Questi cinque episodi iniziano a chiudere le trame di alcuni personaggi secondari, mentre i principali si muovono verso il traguardo finale. La scrittura generale rimane la stessa delle scorse stagioni, con l'iter solito che dal dramma porta alle risse in luoghi inaspettati come una confraternita o una falagnameria.
Azione di conforto
Unico nelle sue imperfezioni come la torta della mamma, Cobra Kai continua a proporsi nella zona di conforto per i propri fan. Ormai gli spettatori sono talmente affezionati al gruppo, che non vedono l'ora di vedere l'ennesimo dramma o le scelte istintive di Johnny, mentre le risse a schermo sono sempre più dinamiche e ben coreografate. Merito anche del nuovo direttore della fotografia, Abe Martinez, direttamente dall'altra serie tv degli showrunner (Obliterated, purtroppo cancellata dopo una sola stagione) che, insieme ai movimenti della macchina da presa, danno nuovi sguardi sugli scontri dello show. Per tutto il resto rimaniamo in linea con quanto visto negli anni precedenti, senza infamia e senza lode e con quella colorazione accesa che fa tanto telenovela ma che caratterizza allo stesso tempo lo show.
Il cast ormai è una cosa sola, e gli attori sono dotati di una grande armonia. Le coreografie funzionano alla grande nell'1 contro 1 ma danno il meglio in quelle di gruppo, perché ogni performance riesce a supportare quella dei colleghi rendendo il tutto ancora più scenico e spettacolare. Un plauso a Peyton List e alla sua Tori che, specialmente nell'episodio 5, ruba completamente la scena al resto del cast. Una performance inedita per l'attrice che in questa occasione convince e provoca empatia.
Se la formula è sempre la stessa, e continua a funzionare anche quest'ultima volta, resta purtroppo qualche dubbio sulla distribuzione. Come detto in apertura, Netflix ha scelto di dividere questa stagione finale in tre parti, pubblicando cinque episodi per volta. Se i motivi per cui è stato fatto sono immaginabili, forse non è una formula che si adatta al meglio con Cobra Kai, dove un episodio tira l'altro e rischia di lasciare insoddisfatti dopo le due ore e mezza necessarie a consumare questo inizio stagione.
Questi primi cinque episodi della stagione 6 di Cobra Kai portano avanti, per un'ultima volta, le buone intenzioni della serie tv. Passano gli anni e Cobra Kai è sempre tra i migliori revival degli anni ’80. Capace in maniera unica di unire la nostalgia alla modernità, con quel tocco di comicità surreale che ormai la contraddistingue. Se avete apprezzato lo show finora, è ora di un ultimo viaggio al fianco di Johnny Lawrence, Daniel LaRusso e di tutti gli altri, in attesa della parte 2 il prossimo novembre.