Clone voll. 1-2: Prima Generazione e Seconda Generazione, la recensione
Abbiamo recensito per voi i primi due volumi di Clone, fumetto Skybound creato da David Schulner e portato in Italia da saldaPress
Di tutta questa storia la narrativa (in prosa o a fumetti), come anche la cinematografia, si è alimentata, in quel bellissimo processo che vede il mezzo artistico come una sorta di spugna che assorbe in modo indiscriminato i molteplici input provenienti dal mondo esterno, trasformandoli poi in output più o meno validi.
Un altro esempio è Clone, saga a fumetti Image Comics, edita dalla sotto-etichetta Skybound, creata da David Schulner e portata in Italia da saldaPress.
L'idea di Shulner dietro questo fumetto non è certo delle più originali, ma di sicuro non lascia deluso il lettore che ci si avvicina con la giusta consapevolezza, senza aspettarsi inutili voli pindarici. L'autore appartiene al mondo della televisione (Clone è il suo primo progetto nel campo della nona arte) e si fa aiutare, ai testi, da altri sceneggiatori televisivi esordienti in questa realtà, quali Aaron Ginsburg e Wade McIntyre. Ed è proprio il format televisivo a essere imperante nella struttura narrativa con la quale è stata costruita la storia di Clone: ogni albo rappresenta una sorta di episodio di una serie TV, con immancabile cliffhanger finale e molteplici twist narrativi più o meno originali. Il risultato è una veloce lettura di puro intrattenimento, che si mantiene fluida e costante, sempre al di sopra della sufficienza, ma con pochissimi sussulti di eccellenza. Non sorprende che il franchise a fumetti sia stato già opzionato dal network statunitense NBC per essere adattato a serial televisivo: la sceneggiatura del fumetto potrà praticamente essere lasciata invariata.
Ai disegni, l'iberico Juan Jose Ryp, recentemente visto su Wolverine: Il migliore in quello che fa e Punisher MAX, confeziona storie dal taglio grafico aggressivo e iper-realista, con tavole dotate di grande carica visiva e cinetica. Lo stile del disegnatore è assolutamente particolare, a partire dall'impostazione della pagina con l'utilizzo dei retini, fino ad arrivare a complesse anatomie (a volte ipertrofiche). Nonostante alcune spigolosità che possono piacere o meno a secondo del gusto di ciascun lettore, lo storytelling dell'artista è assolutamente scorrevole ed è sicuramente congeniale a questo tipo di fumetto.
In conclusione, se vi piace la fantascienza condita da una buona dose di action, e non cercate una lettura particolarmente impegnata che rifletta su temi troppo esistenzialisti, Clone è il fumetto che fa per voi. Una buona dose di adrenalina, alla fine, non ha mai fatto male a nessuno.