Cloak & Dagger 1x10, “Colony Collapse”[season finale]: la recensione

La nostra recensione del decimo e ultimo episodio della prima stagione di Cloak & Dagger, intitolato “Colony Collapse”

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Con New Orleans (nuovamente) sprofondata nel caos a causa delle macchinazioni della Roxxon, Tandy e Tyrone devono combattere per avere finalmente giustizia contro coloro che hanno trasformato la loro vita in un dramma, cercando allo stesso tempo di salvare la città.

In quella che è la loro battaglia più importante, finora, i due devono finalmente scoprire cosa significa essere eroi, anche a costo della loro vita: il sacrificio estremo, infatti, potrebbe essere qualcosa di già scritto nella Storia così come nel loro destino.

Nel frattempo, anche la Detective O'Reilly si trova di fronte a una svolta epocale della sua esistenza.

La prima stagione di Cloak & Dagger giunge a conclusione con un episodio sufficientemente esaustivo, ma mai davvero appagante. Sotto l'aspetto della scrittura, è buono il lavoro degli autori, che riescono a chiudere dignitosamente e coerentemente tutte le sotto-trame rimaste (forse troppo a lungo) in sospeso. C'è comunque un piglio progressivamente vincente in Colony Collapse, con una narrazione dal ritmo mai frenetico - anzi, in alcuni momenti troppo cadenzato - ma comunque crescente fino al climax finale, che porta i due protagonisti a un nuovo status quo.

Resta però in bocca un sapore agrodolce, dopo aver visto la prima stagione di Cloak & Dagger: la sensazione, infatti, è quella di aver assistito a un lungo - e decompresso - prologo della storia dei due giovani eroi della Marvel. Tale riflessione è anche ulteriormente amplificata dal fatto che - contrariamente a buona parte delle storie di genere supereroistico - a conti fatti, in questa serie TV, manca un vero e proprio villain, che possa fare da contraltare ai protagonisti, catalizzandone anche la genesi e formazione. Sostanzialmente, nel loro "anno uno" Cloak e Dagger affrontano una spietata multinazionale, con i vari sgherri in qualche modo connessi a essa. Sicuramente troppo poco per far scaturire quel senso di epica pop che è un po' l'humus sul quale questi prodotti d'intrattenimento - al di là della loro bontà qualitativa - possono davvero germogliare.

A ogni modo, guardando a questa prima stagione dello show come se fosse un blocco unico, eliminandone faticosamente le tante lungaggini e alcune sequenze decisamente inutili (oltre che dispersive), si può evincere una crescita progressiva della storia, e conseguentemente dei personaggi. Si tratta di una crescita lenta e molto timida, se non proprio timorosa, ma pur sempre di una crescita. A conti fatti, alla fine di questa storia, tutti coloro che hanno avuto la voglia (e la pazienza) di giungere alla conclusione della stessa si ritrovano con in mano almeno tre personaggi discretamente sviluppati, con una profondità emotiva e psicologica tangibile, che sono pronti per un nuovo capitolo, che possiamo cautamente confidare sia destinato a essere migliore del precedente.

In Colony Collapse c'è anche un piglio tecnico diverso rispetto a buona parte dei capitoli precedenti: la regia dell'episodio è infatti piacevolmente dinamica, e a tratti davvero frizzante. Per la prima volta assistiamo a quelle che possiamo definire come delle coreografie di combattimento, nel corso delle quali i due protagonisti utilizzano i loro poteri in modo combinato. Finalmente Tandy e Tyrone ci appaiono come dei combattenti - se non eroi - consapevoli delle loro abilità e responsabilità, e decisi ad agire nel migliore dei modi.

In questo season finale, inoltre, ci sono diversi riferimenti all'Universo Marvel (cinematografico, ma non solo): a partire dalla menzione d'onore delle famiglie Stark - quella di Tony Stark alias Iron Man - e Rand - quella di Danny Rand, alias Iron Fist - non ci è sfuggito nemmeno il motto di Spider-Man, sebbene "deviato" in chiave capitalistica ("Da grandi poteri deriva un potere ancora più grande").

Infine, come avevamo presagito da tempo, in Colony Collapse la Detective O'Reilly incontra la sua morte: come mostratoci nella scena mid-credits, però, allo stesso modo di quanto avviane nei fumetti della Casa delle Idee, dopo la sua "fine" la donna rinasce a nuova vita nei panni dell'anti-eroina Mayhem, un essere ultraterreno dotato di poteri sovrannaturali creato da Bill Mantlo e Rick Leonardi sulle pagine di Cloak & Dagger #5 (1983). Ritroveremo senza dubbio questo personaggio nel prossimo futuro, così da parlarne più esaustivamente.

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