Chrono Cross: The Radical Dreamers Edition, il ritorno di una perla del passato | Recensione
Chrono Cross: The Radical Dreamers Edition approda finalmente in Europa! Eccovi la nostra recensione del titolo prodotto da Square Enix
Fino a oggi.
UN’OPERA COMPLETA E COMPLESSA
La trama di Chrono Cross ci mette nei panni di Serge, un ragazzo di diciassette anni che, durante una normale giornata al villaggio di Arni, viene travolto da un enorme onda. Al suo risveglio sulla spiaggia, nessuno sembra ricordarsi di lui. Le cose si fanno sempre più strane quando scopre che una persona con il suo stesso nome risulta annegata in mare ben dieci anni prima. Ha quindi inizio un fantastico viaggio dove Serge dovrà scoprire cosa gli sia accaduto, mentre tenta di impedire alle forze del male di impossessarsi di un potentissimo artefatto.
Segnaliamo che in questa particolare edizione del gioco trova spazio anche “Radical Dreamers”, un’avventura testuale uscita esclusivamente su Satellaview in Giappone. Questo interessante prodotto, interamente disponibile in italiano, non è altro che l’idea iniziale con la quale Kato aveva deciso di presentare il proprio progetto a Square. Una volta accolta l’idea di un sequel di Chrono Trigger, il team prese quanto di buono da questo progetto, per poi evolverlo nel titolo pubblicato nel 1999 sulla prima PlayStation. Ecco che, quindi, Radical Dreamers ottiene un valore produttivo ancora più grande, sebbene staccandosi dalla storia di Serge e Kid raccontata poi nel gioco finale.
ELEMENTALE, WATSON
L’inizio di Chrono Cross: The Radical Dreamers Edition è senza dubbio straniante. Nonostante ci si trovi di fronte a un classico JRPG a turni, le meccaniche non appaiono immediatamente chiare e per la prima mezzora si naviga a vista. Una volta raggiunto il vero inizio del gioco, però, l’opera comincia ad avere un senso. Superati indenni il primo tutorial, si prende lentamente mano con il sistema degli Elementi alla base del gameplay.
I giocatori, infatti, dovranno fare i conti con una griglia da compilare differente per ogni personaggio. All’interno di questa serie di “incavi” è possibile inserire i vari Elementi, vere e proprie abilità uniche che i vari eroi potranno utilizzare. Per caricare questa griglia sarà necessario sferrare degli attacchi fisici, suddivisi a loro volta in “leggeri”, “medi” e “pesanti”. Più potente sarà il colpo e più bassa sarà la probabilità di colpire il nemico, ma allo stesso tempo più sarà alto il numero di slot della griglia che verranno ricaricati. Si tratta di una meccanica inizialmente complessa, ma che presto imparerete a padroneggiare alla perfezione. Una divertente alternativa a sistemi di combattimento più classici e rodati.
A questo si aggiunge un altro elemento di game design atipico: la totale assenza di punti esperienza e/o livelli. I parametri dei vari personaggi aumentano a ogni battaglia, facendo grandi balzi in avanti una volta sconfitti i boss. Un sistema che i giocatori di Dungeons & Dragons potrebbero trovare familiare, ma che, per tutti gli altri, serve per evitare di arrivare troppo (o troppo poco) potenti di fronte ai vari nemici.
Questa nuova riproposizione di Chrono Cross è l'ennesima prova di come bastino poche modifiche al gameplay per dare vita a qualcosa di nuovo. Un coraggio che, nei JRPG attuali, si trova sempre più raramente.
UN’EDIZIONE MEMORABILE?
Tecnicamente, questa edizione di Chrono Cross non si può certo dire che spicchi. Square Enix continua nel voler ritoccare i modelli poligonali dei personaggi, lasciando lo sfondo in bassa risoluzione. Questo si traduce in un grande divario visivo tra ambienti e personaggi, talvolta fin troppo fastidioso. Il problema più grave, questa volta, è però il frame rate. Su PlayStation 5 il gioco raramente si avvicina ai 30 FPS, ondeggiando spesso tra i 10 e i 20 frame al secondo. Una vera sofferenza che, speriamo, possa essere presto corretta da qualche futura patch.
Segnaliamo, inoltre, la possibilità di rimuovere questo update grafico, per tornare alla versione originale del gioco. Una scelta lasciata al giocatore che abbiamo molto apprezzato.
Immensa e mai abbastanza elogiata la colonna sonora di Yasunori Mitsuda, qui orchestrata e in grado di trasmettere grandissime emozioni. Un plauso ancora una volta alla scelta di Square di localizzare il titolo in italiano. Scelta che, onestamente, non ci saremmo mai aspettati dall’azienda nipponica.
Gli sviluppatori hanno poi inserito una serie di “extra” che semplificano la vita dei videogiocatori moderni. Stiamo parlando del salvataggio automatico, della possibilità di saltare gli incontri casuali e di rallentare/velocizzare il tempo all’interno del gioco. Chicche che alcuni potrebbero gradire, ma che noi abbiamo attivato una sola volta per poterle testare, ritornando poi a giocare il titolo nel modo più “puro” possibile.
Chrono Cross: The Radical Dreamers Edition è un titolo che tutti i fan dei JRPG dovrebbero giocare almeno una volta nella vita. Siamo rimasti piacevolmente stupiti dalla decisione di Square di trasportare questo titolo nel 2022, adattando poi il tutto per renderlo fruibile al maggior numero di videogiocatori possibile. Se amate i giochi di ruolo di stampo nipponico non pensateci due volte: Chrono Cross è un titolo immenso da recuperare e la presenza dell’avventura testuale che ha dato il via a tutto non fa che aggiungere valore al pacchetto finale.