Chocobo's Mystery Dungeon EVERY BUDDY!, e risuona un acuto "kweh" - Recensione

Un pennuto all'avventura: la recensione di Chocobo's Mystery Dungeon EVERY BUDDY!

Indielover, scrivo da anni della passione di una vita. A dispetto di tutti.


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Ancora una volta sorge il sole sui territori solcati dagli ampi balzi dei piumati dal simpatico musetto che conosciamo dagli albori della longeva saga di Square Enix, pronti a farci rivivere avventure già narrate undici anni fa. Sì, perché Chocobo's Mystery Dungeon EVERY BUDDY! altro non è che una riedizione di Final Fantasy Fables: Chocobo's Dungeon, ma non si parla di un perfetto copia e incolla dell’originale, grazie ad un sistema di gioco migliorato.

Una piccola introduzione ad una trama semplice e quasi priva di elementi genuinamente stuzzicanti: Square Enix attinge per l’ennesima volta al calderone di personaggi e nomi familiari della storia di Final Fantasy, presentando un nuovo Cid e il suo chocobo in qualità di cacciatori di tesori: nei primissimi momenti del gioco i due vengono mostrati già in azione, alla ricerca di un potente artefatto custodito all'interno di una torre, un escamotage che condurrà ad un breve tutorial. Dopo pochi minuti e un importante avvenimento incontreranno un’accozzaglia di gente piuttosto eccentrica nei costumi e bizzarra negli atteggiamenti, che li introdurrà all'ambientazione del gioco. Si trovano a Lostime, una città nella quale chi ascolta i rintocchi della Campana di Oblivion perde per sempre i suoi ricordi. Ovviamente è quanto succederà all'uomo e starà al suo fido pennuto sistemare le cose, con l'aiuto di una ragazzina dai capelli rosa, Shirley Melody, e degli altri cittadini.

[caption id="attachment_194513" align="aligncenter" width="1280"]Chocobo's Mystery Dungeon EVERY BUDDY! screenshot L'azione, seppur a turni, potrà farsi piuttosto intensa[/caption]

I primi momenti del gioco non sono chiarissimi: le scene che li accompagnano non sono ben collegate, i personaggi vengano presentati tutti insieme, l’escamotage iniziale genera confusione e sembra non sia chiaro il motivo per il quale la storia si stia snodando. Le cose si faranno più chiare in breve tempo e le vicende, come suggerisce il titolo, si dirameranno attraverso diversi sotterranei (e non solo), marchio di fabbrica della serie Mystery Dungeon, sempre in maniera abbastanza lineare.

"Il sistema di gioco è quello tipico della saga Mystery Dungeon, il tempo scorre solo quando si agisce"Il sistema di gioco è quello tipico della saga, il tempo scorre solo quando si agisce, quindi i nemici si muoveranno solo se lo farà il chocobo e occorrerà sempre un minimo di pianificazione negli spostamenti e nell'ingaggiare battaglia, magari grazie all'ausilio della classica griglia, richiamabile in ogni momento, che indicherà gli spazi di movimento. Nonostante ciò le uniche vere difficoltà risiederanno nei serrati scontri con i boss, nei quali occorrerà ponderare ogni azione. Come suggerisce il titolo del gioco il pennuto sarà davvero il buddy di chiunque, potrà infatti diventare amico dei mostri sconfitti, accumulando Buddy Points, e potrà evocarli nel momento del bisogno. Un aiuto abbastanza valido e sicuramente da sfruttare perché in caso di game over ci si ritroverà buttati fuori dal dungeon e costretti a rifarlo da capo.

[caption id="attachment_194514" align="aligncenter" width="1280"]Chocobo's Mystery Dungeon EVERY BUDDY! screenshot Le battaglie contro i boss saranno sempre intriganti[/caption]

Il gioco è chiaramente old school, nell'impostazione ludica, quanto di più lontano dalla concezione contemporanea di azione, così come nella veste stilistica e grafica. Quest'ultima è profondamente legata all'immaginario classico della serie, che reinterpreta in maniera spensierata ma non sempre convincente, e nonostante l'aggiornamento grafico su PlayStation 4 e Nintendo Switch è evidente la derivazione da una produzione di più di un decennio fa.

Chocobo's Mystery Dungeon EVERY BUDDY! fa quindi affidamento sulla commistione tra un gameplay collaudato e la riconoscibilità del brand Final Fantasy, declinata in una maniera sopra le righe, per stuzzicare il giocatore; non è quanto basta per fare sì che tutto brilli e funzioni a dovere, ma è sufficiente a comporre una produzione dignitosa.

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