Che fine ha fatto Bernadette?, la recensione
La nostra recensione di di Che fine ha fatto Bernadette?, un film con poche idee, un grandissimo regista e una grande attrice
CHE FINE HA FATTO BERNADETTE?, DI RICHARD LINKLATER: LA RECENSIONE
Fin dall’inizio non è chiaro come mai questa storia dovrebbe valere Richard Linklater.
Linklater è bravissimo con i legami stretti e la maniera in cui questi giorno per giorno teneramente cambino, evolvano, si muovano ed emergano nelle interazioni più basilari. Questo invece è un film a toni forti, fatto di scene clamorose e scoperte commoventi che non lo sono per niente. Perché poi Bernadette scapperà in Antartico e tutti correranno a cercarla mentre lei ritrova se stessa e la sua arte.
Perché condannare lui a dirigere scene in cui un padre pentito di fronte alla figlia confessa la sua incapacità con la moglie dicendo: "So insegnare ai robot le cose di cui le persone hanno bisogno ma non sono riuscito a capire tua madre"?
Non è certo un film sulla depressione questo, non è un film su una malattia mentale: è un film che sfiora temi tosti senza avvicinarcisi, non è un film su una famiglia in crisi (perché in realtà si sbagliavano tutti) e semmai vorrebbe tangenzialmente parlare dell’empasse creativa e della fatica che una mente d’artista fa se non può creare. Ma davvero non funziona, in questa forma.
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