Chance 1x01 "The Summer of Love": la recensione

La nostra recensione dell’episodio pilota della serie Chance, in onda su Hulu

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Spoiler Alert
Chance, la nuova serie distribuita da Hulu Originals, che rilascia oggi al pubblico i primi due episodi sui dieci prodotti, è tratta dall'omonimo romanzo di Kem Nunn e racconta, appunto, la storia del dottor Eldon Chance, uno psichiatra forense di San Francisco, interpretato da Hugh Laurie, il cui lavoro consiste nel decretare se lo Stato debba continuare a fornire terapie a pazienti vittime di gravi incidenti che hanno ripercussioni sulla loro personalità. Chance, un uomo di mezza età, in pieno divorzio, con una figlia adolescente e diversi problemi economici, per una serie di decisioni sbagliate finirà per toccare il fondo sia professionalmente che umanamente.

Il tutto comincerà con un piccolo reato, che potrebbe essere non considerato poi così grave: l'uomo infatti, d'accordo con il proprietario di un negozio di mobili, avvalendosi delle abilità di un fabbro/restauratore che lavora sul posto, falsificherà un elemento di una scrivania in stile art-déco, per poterla vendere ad un prezzo maggiorato. Il fabbro in questione, il gigantesco D (Ethan Suplee), finirà per diventare complice del disilluso dottore, accompagnandolo in una spirale molto pericolosa scatenata dall'incontro con Jaclyn Blackstone (Gretchen Mol). Jaclyn è una paziente di Chance, una donna molto bella il cui marito, un poliziotto interpretato da Paul Adelstein, abusa fisicamente di lei, finendo per provocare nella donna un disturbo dissociativo della personalità che la trasforma in Jackie,nonostante il medico sappia di non dover farsi coinvolgere dalla sua storia e dall'attrazione che può provare nei suoi confronti, finirà per cadere miseramente nella sua rete.

La trama principale della serie, viene costellata, qui e là, dalle descrizioni che la narrazione fuori campo fatta dalla voce di Laurie fa dei casi dei pazienti di cui si occupa. Soggetti affetti da gravissimi disturbi che li portano ad isolarsi completamente dalla società, se non addirittura al suicidio. Chance - che con il famigerato dottor House non ha assolutamente nulla in comune - non è un medico che cura i pazienti, non fa loro terapia, né gli aiuta concretamente a superare le loro gravi patologie, ma si limita piuttosto ad essere una pedina invisibile del sistema, che cerca di trovare un posto nella società per queste anime disperate.

Probabilmente proprio a causa di questa frustrazione, umana e professionale, proprio per questo senso di impotenza, Eldon finirà per trasformarsi - con la complicità di D - in una sorta di "giustiziere" che cerca concretamente di raddrizzare alcuni torti. Inutile dire che il personaggio è abbastanza intelligente da comprendere il pericolo al quale questa strada lo espone, ma nonostante sembri inizialmente decidere di voler fare un passo indietro, è evidente che la trama stessa della serie lo trascinerà in un mondo sempre più oscuro, dal quale non riuscirà a sottrarsi. Nonostante l'innegabile bravura di Laurie, non sono molti gli attori che riescono ad abbandonare tanto facilmente il proprio accento e recitare comunque con altrettanta efficacia, la serie si muove con ritmi molto lenti e fatica ad ingranare, lasciando la sensazione latente dell'attesa di un guizzo, di un colpo di scena che, però, non arriva mai. In una San Francisco pigra, lontana dall'usuale vibrante vitalità con cui viene normalmente descritta, con inquadrature che tendono a sfocare ai margini, una tecnica che si chiama tilt shift e che può essere ricreata digitalmente in post produzione o quando si gira, grazie ad uno speciale obiettivo, che dà vita ad un effetto che dà la sensazione che tutto quello che lo spettatore vede si svolga in una sorta di sogno, Chance incuriosisce, ma non rapisce e non siamo certi, nonostante la preziosa presenza di Hugh Laurie, che possa avere il successo che dalla serie ci  si attendeva.

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