Cena con delitto - Knives Out, la recensione
Non un parodia, non un omaggio ma un vero giallo comico, con umorismo nero e un onesto senso del divertimento Cena Con Delitto - Knives Out è puro cinema di Rian Johnson
CENA CON DELITTO - KNIVES OUT, DI RIAN JOHNSON - LA RECENSIONE
Non ci sono dubbi che Cena con delitto - Knives Out (non c’è una vera cena, è solo il titolo italiano che cerca di richiamare Invito a cena con delitto) sia messo in scena con grande abilità. Rian Johnson scrive la parodia di un giallo classico che devia da qualsiasi aspettativa, come con Looper si diverte a mettere insieme più film diversi in uno solo, scartando di continuo da quel che pensiamo di stare vedendo. Inizia come Agatha Christie, poi devia sulla commedia e poi comincia a prendersi sul serio e diventa pura black comedy, cattiva e cinica, e finisce di nuovo in maniera classica. A fare da raccordo sono Daniel Craig, detective ineffabile, e Ana De Armas, agnellino dai grandi occhi e vera protagonista in un cast di grandi nomi tutti tirati a dovere da un regista che ha in ogni momento la cognizione precisa di quel che sta facendo.
Si potrebbe pensare alla Congiura degli innocenti e a moltissimi precedenti (Invito a cena con delitto, già citato, molto più parodistico ma in fondo non troppo lontano), che sono solo ingredienti di un minestrone che finisce per avere un sapore proprio.
Non è mai un film realmente originale Cena con delitto - Knives Out, ma si agita così tanto da finire per esserlo. Non è nemmeno mai un film realmente imprevedibile ma cambia così tante volte percorso che finisce per esserlo. Infine non è nemmeno un film che ha ambizioni smodate, eppure alla fine riesce a conquistare con una fattura impeccabile e un divertimento che, una volta tanto, scappa da tutte le parti in modi e maniere impreviste.
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