Catch-22 1x01 e 1x02: la recensione
I primi due episodi di Catch-22 riescono a trasporre la feroce satira antimilitarista del capolavoro di Heller sul piccolo schermo
Il problema di adattare Catch-22 è che il suo potere satirico risiede quasi interamente nelle sue caratteristiche letterarie. Lo stile circolare e paradossale del romanzo riflette le fondamenta irrazionali della burocrazia militare. La sua cronologia non lineare amplifica la tragedia casuale della guerra, in un disinvolto andirivieni temporale che enfatizza la componente caotica del conflitto. Heller strutturò la sua opera per associazione libera, con varie divagazioni e idee che si rincorrevano l'un l'altra fino a costituire un intero ecosistema di ansie e controsensi. Qualsiasi trasposizione necessita quindi di compromessi che, inevitabilmente, addolciranno il mordente feroce della prosa originaria.
A dispetto del limitato potere dell'audiovisivo rispetto alla letteratura nel caso di Catch-22, la potenza di un protagonista come Yossarian resta praticamente intatta nella trasposizione dalla pagina allo schermo: in questi primi due episodi della serie Hulu vediamo la sua codardia assurgere allo stesso livello di dignità del coraggio, il suo egoismo trasfigurarsi in ammirevole istinto di autoconservazione. Voler rimanere in vita in un ambiente che pretende il sacrificio diventa quindi il primario canale empatico tra lo spettatore e il protagonista. Christopher Abbott merita il nostro plauso per aver infuso al suo personaggio una frustrazione palpabile, mista a un'autentica e sdegnata disperazione. Sa che l'intero sistema è una farsa e non vuole avere niente a che fare con questo. La missione dell'Air Force è vincere la guerra, ma quella di Yossarian è rimanere in vita.
La successiva scomparsa di Clevinger non fa che rafforzare la convinzione di Yossarian che il rispetto degli ordini sia una condanna a morte certa. Chiunque segua ciecamente l'autorità di Cathcart (Kyle Chandler) sarà sommariamente eliminato senza preavviso. Il colonnello lo ammette solo quando informa gli uomini di una nuova missione a Bologna, dove chiarisce che alcuni non torneranno a casa vivi. "E se nei vostri ultimi momenti," dice, "vedrete la Morte arrivare per voi, non pensate alla Morte, pensate ai vivi." Yossarian pensa ai vivi ogni giorno e non vuole dare alla Morte la possibilità di farlo passare dall'altra parte del velo. Se il nemico è chiunque possa ucciderti, allora il nemico ha parlato anche nelle vesti di Cathcart, e tutto ciò che resta da fare è correre per salvarsi la pelle.