Castro, la recensione
Abbiamo recensito per voi Castro, graphic novel di Reinhard Kleist edita da Mondadori Comics
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
La storia è raccontata da un reporter tedesco immaginario, Karl Mertens, il quale, dopo essere giunto a Cuba all’alba della rivoluzione che condusse Castro a rovesciare il corrotto governo filo-americano di Batista, decide di restare sull’isola caraibica per seguire da vicino le vicende del lìder maximo e del suo ideale infine tramutato in realtà.
La vita pubblica di Fidel, così come quella privata, vengono passate al setaccio da Kleist, che non si perde nell’encomiastica rilettura della mitologia castriana, ma preferisce presentare la vita dell’uomo e del rivoluzionario nella maniera più oggettiva possibile maneggiando con cura le fonti cui attinge. Gli ideali, gli amori, le amicizie e le scelte che hanno caratterizzato l'esistenza di questo controverso personaggio rivivono tra le oltre 280 pagine dell'elegante volume di grande formato.
Sebbene i fatti narrati siano tanti e le tavole ricche di avvenimenti che hanno segnato la Storia moderna, la lettura scorre fluida in ogni sua parte, rapita dall’ingombrante figura di Castro. I continui stacchi temporali evitano che il racconto diventi prolisso o ecceda in determinati frangenti alleggerendo la tensione e mantenendo vivo l’interesse del lettore. L'attenzione riposta nel tratteggiare cast di comprimari che popolano i racconti di Mertens denuncia la volontà di affidare il giudizio sull’operato del leader alle persone che gli erano vicine.
Quella di Kleist è una scrittura sicura, matura e mai banale che si sposa con lo stile grafico realistico, attento nella realizzazione di primi piani espressivi, proprio come le istantanee che lo stesso narratore cattura durante gli anni al seguito di Fidel. Ma l'autore tedesco è abile anche nel riempire ogni vignetta di tanti particolari che stimolano il lettore a cogliere le tante sfumature del racconto.
Tavole dense di storia che rendono Castro un'opera profonda e toccante che vibra della grande potenza che un personaggio con il lìder maximo lasciava trasparire. Un'importante pezzo della nostra memoria collettiva riletto con una prosa in continuo bilico tra obiettività e sentimentalismo, pervaso da una disillusione latente.