CastleStorm VR, a difesa del castello, questa volta in realtà virtuale - Recensione
La realtà virtuale fa bene alla creatura di Zen Studios: la recensione di CastleStorm VR
Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".
Nel gioco, difatti, confluiscono idee già viste in Angry Birds, in Age of Empires, in Worms, tutte opportunamente mescolate, amalgamate e rilette in un’avventura che, dipanandosi attraverso un notevole numero di livelli, vista anche la presenza dei DLC inclusi in questa edizione, riesce a tenere vivo l’interesse del videogiocatore grazie a nuovi ostacoli e opportunità che ravvivano costantemente e continuamente l’azione.
L’obiettivo principale è quello classico di ogni tower defence: bisogna fermare l’avanzata del nemico, prima che raggiunga e distrugga il proprio castello. La visuale è laterale, come in Angry Birds, da cui viene ripresa anche la principale arma su cui potrà contare l’utente per contrastare il nemico: una gigantesca balestra che, caricata di diversi tipi di frecce, può colpire le unità avversarie, a patto che si tenga conto della gittata, della traiettoria del proiettile e del ritardo con cui giungerà sulle teste dei target.
"CastleStorm VR è un gioco bellissimo nella misura in cui lo era l’originale. "Come se non bastasse, in pieno stile action-RPG, non appena la relativa barra sarà piena, potrete abbandonare il controllo della balestra, per vestire i panni di Sir Gareth, campione del Re, la cui abilità con spada e arco non è seconda a nessuno. In queste fasi appiedate potrete scagliare fendenti, scoccare frecce, parare i colpi nemici in perfetto stile action, contando sulle statistiche tutt’altro che indifferenti di un’unità chiaramente più forte e ben equipaggiata della quasi totalità degli avversari che affronterete. Naturalmente questo potere speciale dura solo una manciata di secondi, oltre che necessitare di un notevole tempo di cooldown.
[caption id="attachment_177133" align="aligncenter" width="600"] Le scene d’intermezzo, tra un livello e l’altro, sono ambientate in una sorta di cinema medievale, proiettate sullo schermo posto di fronte all’utente.[/caption]
CastleStorm, insomma, offriva e offre al videogiocatore un notevole ventaglio di armi con cui ingaggiare il nemico, pretendendo, tuttavia, sia una certa abilità con il pad, per controllare Sir Gareth e scagliare con precisione le frecce con la balestra, sia doti strategiche oltre la media.
Sì, perché non passa molto, prima che i livelli comincino a proporre un grado di sfida che scoraggerà chi non è solito applicarsi ed impegnarsi affondo per apprendere le meccaniche che gestiscono un gioco. Gli eserciti nemici conteranno di moltissime unità e non mancheranno truppe speciali, armate fino ai denti, che compariranno di punto in bianco sul campo di battaglia, pronte a ribaltare completamente l’andamento dello scontro.
Il ritmo d’azione è spesso altissimo, asfissiante, concitato, perfetto per chi si esalta nelle situazioni più difficili. Ogni tanto, un pizzico di frustrazione, dopo l’ennesimo game over, è inevitabile, ma il senso di progressione, veicolato dai tanti potenziamenti sbloccabili a mano a mano che si accumula esperienza, fanno sì che gli sforzi vengano comunque premiati.
Il risultato è insomma un gioco molto profondo, adatto a diversi palati, emozionante. CastleStorm VR, a ben vedere, non cambia di una virgola formula e feeling della produzione. L’unico vero upgrade rispetto alle edizioni esordite nel corso degli anni su varie console è l’eliminazione dello scrolling del livello tramite analogico o mouse. Con il PlayStation VR, vi basterà girare la testa per visualizzare in lungo e largo il campo di battaglia. Un plus da poco, ma che comunque in alcuni casi vi salverà letteralmente la vita, regalandovi qualche secondo extra in più per pianificare la prossima mossa.
[caption id="attachment_177132" align="aligncenter" width="600"] Progredendo nell’avventura sbloccherete nuove unità, oltre a poter ampliare il castello così da renderlo ancora più solido.[/caption]
Quest’edizione pensata per PlayStation VR, insomma, in termini ludici non aggiunge praticamente niente. Anche il rinnovato senso d’immersione, per quanto innegabile, non cambia particolarmente l’impatto scenico della produzione, tanto più che la grafica in stile cartoon e la visuale bidimensionale non veicolano scene d’azione memorabili, né fanno uso di effetti speciali degni di questo nome.
CastleStorm VR è un gioco bellissimo nella misura in cui lo era l’originale. Si tratta di un ottimo gioco per sfruttare il proprio PlayStation VR, ma non rappresenta in alcun modo una killer application per la periferica Sony, né è un esempio di come la realtà virtuale possa far evolvere o cambiare il medium. Si tratta, in ogni caso, di un tower defence appassionante e divertentissimo. Quest’edizione potrebbe rappresentare l’occasione ideale per scoprirlo, se ancora non lo avete fatto, e per inforcare nuovamente il PlayStation VR.