Caput Mundi – I mostri di Roma 4: Il lago che combatte, la recensione
Abbiamo recensito per voi Caput Mundi – I mostri di Roma 4, di Cirincione, Sicchio, Manieri e Chiappara
Nonostante si apra con riferimenti molto chiari all'attuale amministrazione romana, la storia introduce una sorta di Swamp Thing all'interno del lago Ex Snia, simbolo negli anni delle rivolte ambientaliste. Il mostro, chiamato Coscienza, che rappresenta il giudizio della città di Roma, è visivamente imponente e minaccioso. Il suo comportamento rende perfettamente l'idea del passaggio cangiante tra giusto e sbagliato, senza sfumature grigie, facendogli incarnare una minaccia tangibile per i protagonisti della miniserie.
Anche se la macro-storia avanza con un punto di svolta importante, i tanti interrogativi che dovrebbero rendere l'intera vicenda narrata "indispensabile" restano ancora oscuri. Gli albi convincono nella loro singolarità, ma la sensazione di fondo è che oltre alla (bella) trovata del fondere il crime all'italiana con i mostri classici ci sia una semplice storia di prede e predatori non proprio imprescindibile, che fatica a mantenere davvero alta l'attenzione del lettore per tutto il tempo.
In attesa della conclusione, segnaliamo con piacere che la miniserie avrà un seguito (attualmente in produzione), che non coinvolgerà Roberto Recchioni, ideatore dell'iniziativa.