Captain Marvel 1, la recensione

Abbiamo recensito per voi il primo numero di Captain Marvel, di Kelly Thompson e Carmen Carnero

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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In maniera del tutto inaspettata, Panini Comics ha lanciato un nuovo mensile dedicato a Captain Marvel che propone al pubblico italiano la nuovissima serie dedicata al personaggio, scritta da Kelly Thompson (Rogue & Gambit) e disegnata a Carmen Carnero (X-Men: Red).

Dopo aver ammirato Carol Danvers sul grande schermo nella sua personale pellicola, diretta da Anna Boden e Ryan Flack, e nel più recente Avengers: Endgame dei fratelli Russo, torniamo a una dimensione più umana del personaggio; in fondo, i suoi ultimi anni sono stati piuttosto difficili e ricchi di traumi: dalla perdita del fidanzato Jim Rhodes (durante Civil War II) alla nuova missione spaziale con Alpha Flight, dalla perdita della madre - con grandi rivelazioni annesse sulle sue origini - al ferimento del fratello. Carol non ha trovato pace nemmeno nel periodo sabbatico che si era presa qualche tempo fa, ma ora è intenzionata a tornare in gioco riprendendo il controllo della sua vita.

Per il suo esordio su Captain Marvel, la scrittrice di Uncanny X-Men decide di spogliarla della sua connotazione cosmica e riportarla a un contesto più metropolitano attraverso il quale evidenziare i risvolti emozionali di questo ritorno alle dinamiche terrestri. Nelle trentadue pagine di cui si compone questo primo numero, la Thompson ci offre divertenti siparietti con il rivale e collega Tony Stark (Iron Man) e con l'amica di sempre Jessica Drew (Spider-Woman), ma anche una bella dose di azione - vedi la comparsata degli Avengers - un doveroso confronto con il suo ex (?) ragazzo e un colpo di scena finale che traccia la rotta della serie.

Quella che ci restituiscono le autrici è una Carol sicura di sé, ma sotto sotto ancora scombussolata dall’enorme quantità di sfortunati eventi che hanno segnato l'ultimo periodo; eppure, come succede ai veri eroi, la disperazione e la rabbia scaturite dalle perdite che ha subito non hanno intaccato la sua volontà di fare la cosa giusta.

Pare proprio che non manchi nulla a questo primo capitolo, ma è ancora presto per capire la direzione che la Thompson ha intenzione di imprimere alla serie, così come quale Captain Marvel vedremo all'opera questa volta. Gli effimeri rilanci degli ultimi anni hanno proposto di volta in volta una differente interpretazione del personaggio (a volte in contrasto tra loro), a rimarcare la volontà della Marvel di puntare forte su Carol, pur non avendo le idee chiarissime. La poca organicità dei progetti ha impedito di trovare al personaggio una dimensione precisa, finendo per penalizzarlo agli occhi dei lettori.

Che sia questa la volta buona? Le premesse ci sono tutte. In attesa di scoprirlo, ci godiamo un numero reso piacevolissimo dai dialoghi brillanti e dalle matite della Carnero, autrice di una prova matura, soprattutto per la versatilità con la quale passa da scene di azione a quelle di dialogo mantenendo sempre la stessa qualità e caratterizzando al meglio i personaggi coinvolti.

Eppure, questo numero 1 di Captain Marvel non ci ha convinti del tutto; forse perché ci è sembrato troppo concentrato a mettere sul tavolo tanti spunti piuttosto che legarli a un’idea davvero forte e ammaliante con cui svilupparli. Non ci resta che attendere i prossimi appuntamenti per scoprire se si è trattato dell'esordio un po' troppo introduttivo di un progetto convincente o dell'avvio dell'ennesima nuova vita di Capitan Marvel priva del giusto mordente. Al fumetto dedicato all'eroina più potente dell'Universo Marvel non possiamo che chiedere una lettura coi fiocchi.

Captain Marvel #1, anteprima 02

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