Captain Laserhawk: A Blood Dragon Remix (stagione 1), la recensione
Con Captain Laserhawk, Shankar racconta una storia completamente nuova, utilizzando l'immaginario creato negli ultimi 30 anni da Ubisoft
Captain Laserhawk: A Blood Dragon Remix la recensione della stagione 1, disponibile su Netflix da oggi 19 ottobre.
La trama di Captain Laserhawk: A Blood Dragon Remix
Anno 1992 di un'America distopica, in cui gli umani vivono al fianco di ibridi animali, sotto l'egemonia di Eden, tecnocrazia corrotta. Dopo essere stato tradito dal suo partner, l'ex super agente Dolph Laserhawk viene rinchiuso in una prigione di massima sicurezza, e messo a capo di un gruppo di galeotti al servizio di una guardia spietata. Una sorta di Suicide Squad incaricata di eliminare i nemici di Eden, uno su tutti il ribelle Marcus Holloway.
Data la breve durata dei sei episodi, sarebbe criminale rivelarvi altro sulla trama. Sappiate però che Shankar è riuscito a creare un universo coerente con le serie tv di Ubisoft. Da Assassin's Creed a Splinter Cell, passando per Watch Dogs e per l'appunto Rayman. Con quest'ultimo è stato fatto il lavoro migliore, tramutandolo prima in idolo delle folle, e poi in star tradita dal sistema. In ogni caso questi primi sei episodi sono ricchi di colpi di scena, con qualche twist davvero inaspettato riguardante tutti i protagonisti.
Una piacevole sorpresa
Captain Laserhawk: A Blood Dragon Remix riesce a mischiare anche gli stili d'animazione, trasformando ciò che è in scena in un videogioco ripercorrendo le ere ludiche in maniera intelligente e al momento giusto. E così un'infiltrazione in un palazzo diventa un livello di un platform, o combattere i virus diventa uno sparatutto stile Space Invaders, continuando a stupire lo spettatore con un ritmo serrato e costante.
Il punto di forza dello show è proprio il ritmo coinvolgente, le sei puntate si susseguono senza intoppi, coinvolgendo lo spettatore nella storia dei protagonisti. Data l'azione costante, è difficile distrarsi soprattutto se poi avete giocato anche uno solo dei giochi citati dalla serie tv. Lo show è doppiato molto bene anche nella nostra lingua, con una colonna sonora synthwave capace di donare la giusta atmosfera. Alle musiche, si aggiungono i temi dei vari giochi citati, sempre con il giusto remix a dare quel tocco di novità.
Dato anche il finale aperto, la speranza è in un rinnovo veloce, così come è stato per Castlevania Nocturne. In ogni caso, con questa nuova serie in collaborazione con Ubisoft, si rafforza la fiducia verso Adi Shankar, ormai vero baluardo della piattaforma quando si parla di animazione.