[Cannes 2016] Loving, la recensione

Jeff Nichols passa al cinema tratto da una storia vera mantenendo il suo stile essenziale e distaccato, ma Loving prova solo la sua inadeguatezza

Critico e giornalista cinematografico


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Se diamo retta al titolo c’è l’amore, anzi l’atto di amare al centro della storia dell’ultimo film di Jeff Nichols. L’amore che ha spinto una coppia mista, un bianco e una nera, a battersi per il diritto di stare insieme, da sposati, nella Virginia, stato che non ammetteva simili unioni. Era il 1958 ed era una storia vera che diventa il più piatto dei film nelle mani di Nichols, determinato a rifuggire qualsiasi ruffianeria o piaggeria (ma fino ad un certo punto) e a raccontare tutto con il suo classico stile distaccato.

Certo in sè è una novità che un simile tipo di storia, la cronaca sentimentale della conquista di un diritto civile, sia messa in scena con distacco. Solitamente tende a cavalcare un’opinione ormai comune attraverso una fiera di esagerazioni, enfasi e retorica. Eppure non è possibile scrollarsi di dosso l’idea che la visione di Nichols sia più povera che minimalista. La sua voglia di non calcare la mano non corrisponde mai a quella capacità straordinaria di riuscire con un tratto solo a sintetizzare quel che ad altri richiede più passaggi o più sottolineature, ma semmai all’impoverimento. Negli scenari scarni e negli svolgimenti essenziali di questo cineasta non si rintraccia la minima capacità di sintesi.

Nonostante il buono spunto di negare la punizione dei “cattivi” (non vedremo mai giudici, avvocati e poliziotti che avevano vessato i protagonisti, dopo che questi vedono riconosciuto il proprio diritto), che ignora un odioso clichè del genere, il resto di quel che Loving ha da dire non lo si trova certo nei grandi paesaggi e nelle case costruite, non nel rapporto con i figli e nelle piccole ansie che dovrebbero lasciare intuire molto. Non sta nemmeno nella recitazione sofferta e sottratta di Joel Edgerton, impegnato oltremisura per quel che il film gli richiede.

Alle prese con la materia puramente sentimentale, questo cineasta che al tema ci era andato solo vicino negli altri film, fallisce completamente e rivela tutta l’inadeguatezza del proprio stile.

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