Can you keep a secret?, la recensione | Alice nella Città - Roma 2019
La nostra recensione del film Can You Keep a Secret? con protagonisti Alexandra Daddario e Tyler Hoechlin
La ragazza lavora infatti per Panda, un'azienda di successo nel campo delle bevande energetiche, e spera di fare carriera nel settore marketing. Dopo una disastrosa riunione con uno dei clienti della società, Emma si ritrova a bordo di un aereo che incontra lungo il suo tragitto delle forti turbolenze e, ubriaca, pensa di essere sul punto di morire, rivelando così tutti i suoi segreti all'affascinante uomo seduto accanto a lei. Terminata l'emergenza, la ragazza non si preoccupa particolarmente di quanto accaduto, essendo sicura che non vedrà mai più quello sconosciuto che, in realtà, si presenta nel suo ufficio pochi giorni dopo, scoprendo così che si tratta di Jack Harper (Tyler Hoechlin), l'amministratore delegato e fondatore dell'azienda per cui lavora. Emma deve fare i conti con una presenza "scomoda" che conosce tutto di lei, oltre a provare per il giovane un'innegabile attrazione che la spinge a mettere in dubbio la storia d'amore che sta vivendo con un collega. Ad aiutare, e in certi casi, a ostacolare i suoi tentativi di fare ordine nella propria vita ci sono poi le coinquiline Lissy (Sunita Mani), che lavora come avvocato e ha un "imbarazzante" segreto, e la fin troppo estroversa Gemma (Kimiko Glenn).
Can You Keep a Secret? risulta comunque piacevole per chi ama le commedie romantiche senza impegno, prevedibili e che propongono una visione della quotidianità ancorata alla realtà ma filtrata da una prospettiva all'insegna della speranza, della capacità di andare oltre le apparenze e della quasi totale mancanza di cinismo e opportunismo. Emma, con i suoi difetti e i piumoni di My Little Pony non riesce a distinguersi dai tanti personaggi in stile Bridget Jones già approdati nelle sale, subendo un po' il destino di Becky Bloomwood che nei romanzi di Sophie Kinsella trova un modo per suscitare simpatia e tenerezza con le sue tragicomiche disavventure mentre nella versione cinematografica appare più svampita del dovuto. La sceneggiatura di Peter Hutchings sfiora infatti solo il talento della protagonista nel suo campo professionale, elemento messo in modo quasi ingiustificato in secondo piano considerando le potenzialità rappresentate dal mostrare le dinamiche poco equilibrate sul posto di lavoro e rese ancora più complicate dalle relazioni sentimentali.
Tyler Hoechlin e Alexandra Daddario riescono comunque a divertire in più momenti, come il primo incontro in ufficio o un appuntamento disastroso, tuttavia l'adattamento del romanzo non va oltre l'intrattenimento senza alcun impegno, suscitando qualche sorriso, poche emozioni e andando ad alimentare il filone dei film dedicati ad amori idealizzati e irreali.