Cambia la tua vita con un click

Esce questa settimana la nuova pellicola con Adam Sandler. Un prodotto che non fa molto ridere, con una svolta inquietante, ma che si conclude in maniera sconvolgentemente stupida…

Condividi

Adam Sandler, con Cambia la tua vita con un click (titolo italiano inutilmente complesso), sembra voler proseguire nella sua strada verso prodotti più complessi e meno demenziali (quelli insomma che gli hanno fatto ottenere i suoi primi successi). Ci aveva già provato (in maniera più radicale) con Punch Drunk Love di Paul Thomas Anderson. Ma qui sembra diviso, tra il Sandler egocentrico e che non lascia spazio agli altri (peraltro, ben poco divertente quando si lancia in monologhi insulsi) e quello che vorrebbe spingersì più in là.

Il cast, di per sé, sarebbe molto interessante, ma Kate Beckinsale e Sean Astin hanno dei ruoli abbastanza miseri (e decisamente difficili da risollevare), mentre Christopher Walken ultimamente sembra lavorare solo per ragioni alimentari (e con delle capigliature agghiaccianti).
Quello che renderebbe molto interessante Cambia la tua vita con un click è una svolta drammatica verso metà film, che dà tutto un altro sapore alla pellicola. Per carità, la visione del nostro prossimo futuro è decisamente banale, ma il tono malinconico è decisamente efficace.

Peccato per un finale che distrugge tutto il resto. A questo punto, chi non sa di cosa parlo (e giustamente non vuole sorprese) può terminare qui la lettura. Per chi invece volesse andare avanti, SPOILER:

Dopo aver saltato praticamente decenni della sua vita (e soprattutto il rapporto con la famiglia) a causa del telecomando, il personaggio di Sandler muore. Ma, in realtà, si trattava soltanto di un sogno (anche se, probabilmente stimolato dall’inventore-demiurgo)! Che idea eccezionale, che fantasia questi sceneggiatori (facciamo i nomi, se lo meritano: Steve Koren e Mark O'Keefe).
E pensare che, nei lontani anni ottanta, quando gli autori di Dallas utilizzarono questo stratagemma per far tornare in vita il personaggio di Bobby, vennero massacrati e presi a pernacchie.

Possibile che, vent’anni dopo, un’idea del genere invece non sconvolga nessuno? Stiamo diventando assuefatti all’idiozia?

Continua a leggere su BadTaste