Broadchurch 2x08 (finale di stagione) - La recensione
Lascia l'amaro dell'insoddisfazione in bocca il finale di Broadchurch, che conclude una seconda stagione opaca a paragone della prima
La storia, per carità, arriva a conclusione: le due linee narrative principali - il processo a Joe Miller e i delitti di Sandbrook - trovano non solo risoluzione, ma accurato approfondimento e ricostruzione analettica. Se a questo aggiungiamo la splendida performance offerta da tutto il cast, Tennant e Colman in primis, risulta difficile poter bocciare l'episodio; ma la promozione non avviene senza riserve, laddove il finale della prima stagione aveva lasciato il pubblico preda di un mix memorabile di entusiasmo e angoscia.
Dall'altro lato, abbiamo un'altra questione spinosa: il verdetto del processo Miller. Diciamo la verità, nessuno poteva realmente covare dubbi sul fatto che l'imputato sarebbe stato dichiarato innocente - una sentenza di colpevolezza avrebbe sostanzialmente reso inutile l'intero arco narrativo della seconda stagione. Ciò che sorprende - e non in senso positivo - e la riconciliazione tra i due avvocati, Bishop e Knight, contrario a ogni coerenza psicologica finora mostrata. La ferrea morale della seconda sembra improvvisamente volatilizzarsi senza una specifica ragione, per scendere a patti con la prima in nome di una voglia di lavorare che non necessitava certo di macchinose pacificazioni. Va detto, tuttavia, che la terza stagione appena annunciata potrà forse gettare una luce chiarificatrice sulle bizzarre dinamiche tra le due donne, e donare al loro rapporto di amore/odio una maggiore verosimiglianza.
In conclusione: per quante falle possa aver mostrato nel corso degli episodi, per quante aspettative abbia tradito con la sua pasticciata stratificazione, Broadchurch ha certamente ancora qualcosa da dire. I suoi protagonisti Hardy e Miller - diamo per scontato che le vicende della famiglia Latimer saranno accantonate definitivamente nella prossima stagione - hanno ancora qualcosa da dire. Speriamo solo che Chibnall sappia dar loro voce con la stessa sensibilità che gli abbiamo visto tirare fuori nei migliori momenti di questi nuovi episodi, e che l'efficacia narrativa venga nuovamente ricercata attraverso il rigore e la qualità piuttosto che attraverso la quantità di storie e storielle intrecciate. Less is more, caro Chibnall, ed è una lezione che abbiamo imparato proprio da te. Non tradire la parte migliore della tua scrittura.