Britannia vol. 2: Morituri Te Salutant, la recensione

Abbiamo recensito per voi il secondo volume di Britannia, opera di Peter Milligan e Juan José Ryp

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


Condividi

Britannia - We Who Are About To Die #1, anteprima 01

Un nuovo mistero è pronto a catturare l’attenzione di Antonio Axia, unico deduttore in servizio a Roma mentre è governata da Nerone. Salvato e cresciuto da Rubria e dalle Vestali – vergini protettrici del Sacro Fuoco di Vesta – il nostro è entrato in contatto con le Sacre Scritture dell’Ordine, il Codice, ampliando di fatto le sue capacità logico deduttive in maniera considerevole.

Dopo essere stato inviato dall’Imperatore in Britannia, al fine di venire a capo di un orribile enigma che ha falcidiato le legioni romane, per questa nuova indagine il protagonista non deve viaggiare più di tanto: teatro di questa avventura è infatti proprio la Città Eterna. Una maledizione sembra aver colpito le famiglie nobiliari, i cui figli scompaiono all’improvviso. Questo non è però l’unico sintomo di un malessere che diventa giorno dopo giorno più allarmante. La colpa, purtroppo, ricade sulle Vestali e, in particolare, sulla Vestalis Maxima Rubria. Spetta ad Antonio sbrogliare la matassa, consapevole che la sua vita e quella delle donne che gli hanno donato una seconda possibilità è messa in pericolo dal folle Nerone.

Morituri Te Salutant è il titolo del secondo volume di Britannia, serie Valiant scritta da Peter Milligan e disegnata da Juan José Ryp. In questo nuovo appuntamento, lo scrittore britannico mantiene viva la forte componente mystery caratterizzante della serie, aggiungendovi un aspetto inedito: la fascinazione che i gladiatori esercitano sull’immaginario collettivo.

Come si può evincere dalle differenze tonali delle copertine dei primi due volumi, Milligan sostituisce la componente orrorifica (i toni freddi del primo brossurato) con la passione, il sangue e la polvere – denunciati dai colori caldi dell'illustrazione di Cary Nord – delle arene in cui prendevano vita duelli spesso letali. La differenza è sostanziale ma il cambio è perfettamente riuscito, conferendo vivacità e rinnovato interesse alla storia.

Britannia - We Who Are About To Die #1, anteprima 02

Nel cuore marcio e putrido della capitale dell’Impero, il Senato mostra la sua faccia più corrotta e perversa; tra intrighi e cospirazioni, la vicenda si dipana in maniera avvincente e mai banale grazie all’elettrizzante architettura narrativa concepita da Miligan, all’accattivante caratterizzazione di Antonio Axia e alle dinamiche che legano il deduttore ai comprimari della serie.

In questa impalcatura ben congegnata, lo scrittore di X-Statix e Legion riesce a porre l’accento sul ruolo della donna rapportandolo conseguentemente ai giorni nostri: l’operazione è resa possibile dall’introduzione della figura di Achillia, gladiatrice dal passato torvo, le cui vittorie nell’arena minano le certezze e il potere maschile. Molto più di una semplice comparsa, la nostra guerriera avrà sicuramente un ruolo rilevante nel prosieguo delle vicende del detective ante litteram.

Tra statue di divinità parlanti, giovani seguaci e assassine, Britannia può vantare l’attento lavoro di ricostruzione storica operato da Ryp, bravo a restituirci gladiatori, templi e catacombe in grado di ricreare le atmosfere del periodo. La componente realistica della narrazione è esaltata ulteriormente dallo stile del disegnatore spagnolo, che cattura la concitazione degli scontri, l’efferatezza degli omicidi e l’espressività delle figure. Nell’ultimo capitolo del volume, Ryp viene affiancato da Ryan Lee e Roberto De La Torre, a completare un comparto artistico di livello e azzeccato per il tono del racconto.

Il volume presenta in apertura e chiusura due articoli dedicati alle figure dei gladiatori e al ruolo della donna in epoca Romana, utili per contestualizzare questo nuovo, riuscito capitolo della saga di Antonio Axia.

Continua a leggere su BadTaste