Breached, la recensione
Un esploratore spaziale alla deriva, una storia da scoprire, risorse da raccogliere: la recensione di Breached
[caption id="attachment_158142" align="aligncenter" width="600"] Breached - screenshot[/caption]
Il gioco si presenta ottimamente, l’interfaccia è elegante e d’impatto, e si comprende subito che la scansione temporale del titolo è su base giornaliera; si parte con una settimana di autonomia, incrementabile con la produzione di carburante e componenti della nostra navetta, e ogni giorno, in virtù dello stato di semi incoscienza in cui Corus versa, è possibile compiere solo poche e mirate azioni; si può consultare il diario giornaliero scegliendo di volta in volta tra alcune parole chiave evidenziate, liberamente cliccabili e che rivelano particolari e dettagli circa la complessa storia che fa da sfondo alla claustrofobica vicenda, ma il fulcro del gioco verte attorno alle fasi esplorative e di sintesi dei materiali. Scegliendo uno dei punti di approdo sulla mappa, potremo controllare uno dei droni, rigorosamente ancorati a terra, ed esplorare la zona. La grafica non è indimenticabile ma è pulita e funzionale, e complice anche una discreta varietà nelle ambientazioni risulta piacevole da vedere.
"durante le nostre esplorazioni dovremo cimentarci nella ricerca di minerali e componenti elettronici"[caption id="attachment_158143" align="aligncenter" width="600"] Breached - screenshot[/caption]
L’obiettivo di restituire un’atmosfera cupa e inquietante è reso benissimo grazie alla direzione artistica di livello e al diario di bordo eccellentemente scritto, vero è che viene voglia di rigiocare più volte il gioco per sbloccare tutte le opzioni di lettura e capire sino in fondo la vicenda di Corus, ma è difficile non prendere atto della pochezza del gameplay; le sessioni esplorative sono decisamente troppo piatte e monotone, e bastano davvero pochi minuti per esaurire tutta l’offerta videoludica alla base di Breached. E' giusto però sottolineare la cura produttiva non indifferente per un indie game, che dato anche il prezzo molto basso potrebbe essere allettante se si intende passare qualche ora con un titolo relativamente semplice e ideale cuscinetto tra una produzione tripla A e l’altra.