Braindead 1x12, la recensione
La nostra recensione del dodicesimo episodio di Braindead, intitolato Talking Points Toward a Wholistic View of Activism in Government: Can the Top Rebel?
Le due svolte sono naturalmente collegate: Luke è inizialmente convinto che la CIA non ha motivo di mentirgli e che dunque Laurel deve effettivamente farsi da parte per lasciargli svolgere “il loro lavoro”. Contemporaneamente, con losco tempismo una misteriosa associazione ambientalista, la Ocean League, finanzia con due milioni di dollari il progetto del documentario di Laurel, la quale, pur convinta che dietro ci sia Wheatus, decide che è ora di tornare a fare la differenza tra le cose che ama, invece che lottare contro i mulini a vento del governo. Così dà le dimissioni e si prepara a partire, gettando Gareth in un tale sgomento che si ritrova ubriaco a proporle di sposarlo. Come ultima azione utile alla causa comunque Laurel scopre, con l’aiuto di Stockwell, che i progetti delle costruzioni previste in tutto il paese sono in realtà delle gigantesche serre, predisposte naturalmente alla coltivazione di ciliegi e all’allevamento di insetti-alieni. Da lì in avanti è Luke che di fronte all’evidenza mette da parte ogni diffidenza: non solo il “direttore dei direttori” della CIA gli mente ancora, ma Laurel gli rivela anche il contagio del padre.
Red sottolinea ancora una volta che il vero Cattivo della serie è uno ed è lui quando risolve il problema Ella semplicemente facendola fuori (e il suo insetto con lei): malvagità o incoerenza? L’omicidio di un simile da parte di un bug non si era ancora verificato, ma probabilmente la domanda è destinata a restare in sospeso.
Nonostante la serie lasci volutamente nell’incertezza l’entità dell’invasione aliena, o le responsabilità degli insetti rispetto ad avvenimenti sospetti (come nel caso del finanziamento del documentario), manca sempre quella punta di inquietudine che immergerebbe i personaggi in reali situazioni di ambiguità e pericolo: così, è difficile non aspettarsi la fine di Ella, ed è prevedibile che il ripensamento di Laurel sia provvisorio, poiché la resa dei conti è alle porte ed è sempre stato chiaro chi sarebbero stati gli schieramenti finali. Anche Gareth, pur continuando, e ci si chiede con che coraggio, a servire il lavoro di Red, è definitivamente al fianco di Laurel. L’episodio si chiude con Laurel sul piede di guerra e finalmente ricongiunta a Rochelle e Gustav, pronti a concludere la guerra e la prima stagione.