Braindead 1x12, la recensione

La nostra recensione del dodicesimo episodio di Braindead, intitolato Talking Points Toward a Wholistic View of Activism in Government: Can the Top Rebel?

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Il penultimo episodio di Braindead si concentra da un lato sulla crisi di motivazioni di Laurel, che si ritrova a decidere di abbandonare Washington e tornare ai suoi cori della Melanesia; dall’altro sul cambio di prospettiva di Luke, che finalmente si espone per fronteggiare con ogni mezzo i piani di Red.

Le due svolte sono naturalmente collegate: Luke è inizialmente convinto che la CIA non ha motivo di mentirgli e che dunque Laurel deve effettivamente farsi da parte per lasciargli svolgere “il loro lavoro”. Contemporaneamente, con losco tempismo una misteriosa associazione ambientalista, la Ocean League, finanzia con due milioni di dollari il progetto del documentario di Laurel, la quale, pur convinta che dietro ci sia Wheatus, decide che è ora di tornare a fare la differenza tra le cose che ama, invece che lottare contro i mulini a vento del governo. Così dà le dimissioni e si prepara a partire, gettando Gareth in un tale sgomento che si ritrova ubriaco a proporle di sposarlo. Come ultima azione utile alla causa comunque Laurel scopre, con l’aiuto di Stockwell, che i progetti delle costruzioni previste in tutto il paese sono in realtà delle gigantesche serre, predisposte naturalmente alla coltivazione di ciliegi e all’allevamento di insetti-alieni. Da lì in avanti è Luke che di fronte all’evidenza mette da parte ogni diffidenza: non solo il “direttore dei direttori” della CIA gli mente ancora, ma Laurel gli rivela anche il contagio del padre.

È ancora sul terreno del voto per l’approvazione del budget che Healy trova il modo di contrastare Wheatus. Il senato riunito è ormai una delle ambientazioni prevalenti degli ultimi episodi: dal punto di vista drammaturgico la successione di sedute per il voto con il solito tira e molla di argomentazioni è ormai ripetitiva, così come, dal punto di vista narrativo, la reiterazione di contrasti Red-Ella-Luke che più volte non conduce a niente. Unica deviazione dall’ordinario andamento narrativo la grottesca, teatrale sequenza dell’aggressione a Gareth a suon di “Va’ Pensiero”, in cui uno degli attivisti-soldati di Ella cerca di accoltellarlo, come la senatrice stessa ha suggerito (“deal with him”). Gareth rimane ferito e una preoccupatissima Laurel lo raggiunge in ospedale, dandole modo di salutarlo come si deve –salvo poi naturalmente tornare sui suoi passi entro fine episodio

Red sottolinea ancora una volta che il vero Cattivo della serie è uno ed è lui quando risolve il problema Ella semplicemente facendola fuori (e il suo insetto con lei): malvagità o incoerenza? L’omicidio di un simile da parte di un bug non si era ancora verificato, ma probabilmente la domanda è destinata a restare in sospeso.

Nel frattempo ora che Luke si è tolto il prosciutto dagli occhi, tenta di far escludere la misteriosa riforma agraria dal voto sul budget, con argomentazioni irreprensibili. La mozione viene inspiegabilmente respinta, e Luke di conseguenza dà inizio a un sit in di protesta, talmente convincente da riportare Laurel sulla retta via, commossa dalla passione del fratello e dalla sua capacità come leader.
Nonostante la serie lasci volutamente nell’incertezza l’entità dell’invasione aliena, o le responsabilità degli insetti rispetto ad avvenimenti sospetti (come nel caso del finanziamento del documentario), manca sempre quella punta di inquietudine che immergerebbe i personaggi in reali situazioni di ambiguità e pericolo: così, è difficile non aspettarsi la fine di Ella, ed è prevedibile che il ripensamento di Laurel sia provvisorio, poiché la resa dei conti è alle porte ed è sempre stato chiaro chi sarebbero stati gli schieramenti finali. Anche Gareth, pur continuando, e ci si chiede con che coraggio, a servire il lavoro di Red, è definitivamente al fianco di Laurel. L’episodio si chiude con Laurel sul piede di guerra e finalmente ricongiunta a Rochelle e Gustav, pronti a concludere la guerra e la prima stagione.

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