Bones 12x09 "The Steal in the Wheels": la recensione

La nostra recensione del nono episodio della stagione finale di Bones, intitolato The Steal in the Wheels

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Spoiler Alert
Buck e Wanda Moosejaw sono comparsi nella scena di Bones, per la prima volta, nella quarta stagione con l'episodio dal titolo Ossa siamesi, ma erano due persone molto diverse dalla versione un po' grottesca dei loro alter-ego che Booth e Brennan hanno invece cominciato ad adottare nella sesta stagione ed, ad essere proprio onesti, la prima versione era meno caricaturale e più divertente di quella attuale, anche se - bisogna ammetterlo - i due personaggi si sono rivelati particolarmente adatti all'ambiente al quale dovevano amalgamarsi: i demolition derby. Tra le curiosità di questa puntata sottolineiamo il fatto che la moglie di David BoreanazJaime Bergman era una delle guest star dell'episodio nel ruolo di Dawn Skaggs, una delle concorrenti della gara di autoscontro e che anche il figlio dell'attore, Jaden, aveva una piccola parte: era il ragazzo che chiedeva a Dawn di poter fare un selfie.

Ciò detto, e in parte forse per fortuna, la parte della puntata dedicata all'operazione sotto copertura dei nostri eroi è durata meno tempo del previsto, ma era anche comprensibile considerato quanta carne al fuoco ci fosse in questo episodio a partire proprio dal ritorno di un'altra guest star, amatissima dai fan della serie, il dottor Gordon Gordon Wyatt, interpretato dall'impeccabile ed intramontabile Stephen Fry. Lo psicologo tramutato in chef - non cuoco! - con al suo attivo addirittura una stella Michelin, torna all'FBI chiamato da Booth perché aiuti lui ed Aubrey a rileggere ed interpretare sotto una nuova luce gli appunti scritti da Lance Sweets sul coinvolgimento di Zack nel caso di Gormogon. E riavere Gordon Gordon nella serie è un autentico piacere, non solo per l'indiscutibile bravura del suo interprete, ma perché il personaggio ha sempre avuto la grandissima capacità di curare tutte le ferite del cuore, o almeno contribuire a farlo, di Booth e Brennan. Questa volta sotto il suo radar finisce Brennan, l'antropologa infatti non ha ancora comprensibilmente superato la morte del padre e, nonostante il supporto del vecchio amico Sully e la vicinanza dell'uomo che ama, mostra chiari segni di insofferenza per l'ingiusta dipartita di Max, finendo per scaricare la propria frustrazione su amici e colleghi che, comprendendo il suo stato d'animo, cercando comunque di starle vicino e supportarla. Gordon capisce immediatamente il disagio di Brennan ed il modo in cui la studia nell'arco dell'episodio, fino a quando non le suggerirà di scaricare la propria rabbia andando sotto copertura come pilota al demolition derby, è veramente ben reso, soprattutto perché si capisce fino a che punto lo chef la conosca e tenga comunque in considerazione la sua ritrosia nei confronti della psicologia. Un altro aspetto piuttosto interessante dell'episodio è che Gordon finirà per interagire per gran parte del tempo con il personaggio di TJ Thyne, il dottor Jack Hodgins, per chi non lo sapesse prima di The Steal in the Wheels i due non avevano mai condiviso una scena assieme ed i risultati sono decisamente positivi.

Hodgins in questo episodio ha un ruolo preponderante, perché sembra il più deciso del gruppo a provare l'innocenza di Zack e come tale si serve dell'aiuto di Gordon Gordon per trovare tutti gli indizi che gli serviranno. Per chi ricordasse le puntate delle prime stagioni di Bones, certamente rammenterà quanto Hodgins e Zack fossero legati e fino a che punto le azioni del giovane tirocinante avevano l'entomologo che, per un lungo periodo, continuò anche ad andare a trovarlo nel manicomio in cui era stato rinchiuso. Ad un certo momento Hodgins doveva aver cominciato a provare una certa rabbia nei confronti di Zack, perché quando il personaggio è tornato alla ribalta, Jack si è dimostrata la persona che covava più rancore nei suoi confronti, un rancore che, evidentemente, deve essersi trasformato in senso di colpa una volta che è affiorata la possibilità della sua innocenza, una reazione che ha portato Hodgins a dedicarsi alla ricerca della verità nel suo caratteristico atteggiamento quasi compulsivo tanto che gli autori, qualche episodio fa, sono arrivati a far insinuare a Cam che alcune prove che Hodgins le aveva presentato per scagionare Zack fossero in realtà false. Quello che ci lascia tutt'ora perplessi è che nonostante Hodgins sia oggettivamente conosciuto per il suo temperamento focoso, professionalmente parlando, non ha mai dato adito a nessuno di mettere in dubbio la propria deontologia: il peggio che abbia mai fatto il personaggio nell'ambito di un'indagine è stato far sparire una prova legata al caso del Becchino, che aveva rapito e sepolto vivo lui e Brennan, ma con lo scopo di analizzarla e scoprirne l'identità, non certo di fabbricare delle false prove, dubitare dell'onesta intellettuale di questo personaggio è quindi una delusione, anche perché è un modo per mettere in discussione l'etica stessa del Jeffersonian come istituzione, una cosa inspiegabile, soprattutto perché è superflua ai fini della trama.

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