Bones 12x01 "The Hope in the Horror": la recensione

La nostra recensione del primo episodio della stagione finale di Bones, intitolato The Hope in the Horror

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Spoiler Alert
La dodicesima (ed ultima) stagione di Bones riprende decisamente con il botto ed un episodio che risolve - forse persino troppo rapidamente - la storyline del Burattinaio, il serial killer che ha letteralmente invaso gli incubi della protagonista, Temperance "Bones" Brennan fin dalla scorsa stagione, riportando nello show uno dei personaggi più amati dal pubblico: Zack Addy (Eric Millegan) uscito dalla serie alla fine della terza stagione dopo essere stato accusato di essere un complice di Gormogon e averlo aiutato ad uccidere una delle sue vittime. Nel corso della serie il personaggio era tornato in un episodio della quarta stagione per confessare allo psicologo Lance Sweets (John Francis Daley) - morto poi nella decima stagione - di non aver mai ucciso nessuno e di non aver confessato la verità spaventato all'idea di trascorrere la sua pena in una prigione, dalla quale, secondo lui, non sarebbe probabilmente uscito vivo, piuttosto che in un ospedale psichiatrico. Nonostante i tentativi di Sweets di convincerlo a dire la verità ai suoi amici, Zack aveva caparbiamente rifiutato, ma scopriamo con questo episodio che Sweets, a differenza dei suoi ex colleghi, aveva sempre continuato a fare visita a Zack ed a sostenerlo fino alla sua inaspettata morte, alla quale l'ex antropologo forense reagisce con una certa violenza e procurandosi una ferita che ne cambierà in parte la già peculiare personalità. Dopo tutti questi anni va detto che sicuramente gli autori sono riusciti ad reintrodurre il personaggio di Zack nella storia in maniera davvero funzionale ed armonica, grazie soprattutto al rapporto che lui aveva sempre continuato ad avere con Sweets, ma - razionalmente parlando - la costatazione che quelli che si erano sempre considerati parte della sua famiglia l'abbiano, di fatto, abbandonato, fa una certa tristezza. Nella quarta stagione, infatti, l'episodio in cui Zack fuggiva dall'ospedale per aiutare Brennan con un caso, fu scritto in maniera tale da dare l'impressione che tutti i membri del team del Jeffersonian avessero continuato a frequentarlo, con Hodgins (TJ Thyne) che addirittura gli portava in regalo complicati indovinelli da risolvere: quando rivediamo Zack in questo episodio, il personaggio ha invece chiaramente perso ogni contatto con i suoi vecchi amici tanto da stolkerarli in maniera piuttosto raccapricciante hackerando le loro email per sapere come stia procedendo la loro vita. Lo scoprire quindi che Zack sia sospettato di essere il Burattinaio è per tutti un fulmine a ciel sereno, ma non è necessariamente una scoperta impossibile da credere, tutti infatti sono convinti che Zack abbia già ucciso in passato e non escludono che possa quindi averlo fatto di nuovo. Tutti tranne Booth."Io e l'agente Booth non siamo amici."

Incredibilmente proprio Booth, il personaggio forse meno vicino a Zack nella serie e soprattutto quello verso cui Zack mostra maggiore distacco emotivo, si dimostrerà invece il primo a dargli il beneficio del dubbio, mostrando chiaramente di non aver mai creduto, nemmeno nel passato, che il ragazzo fosse stato capace di uccidere. La reazione di Hodgins, invece, è diametralmente opposta e la sua foga nell'accusare il suo vecchio amico e la sua rabbia sono un coerente tuffo nel passato con quello che era il Jack Hodgins dei primi tempi: una persona ombrosa ed incapace di controllare la propria rabbia, che finirà appunto per trarre sul suo vecchio amico conclusioni decisamente affrettate. Le cose, stranamente, cambieranno quando Angela scoprirà che Zack si è finto un professore che, tramite la fisioterapista di Hodgins, gli ha consigliato una cura che aveva dato all'entomologo la speranza di poter camminare di nuovo per aver riacquisto la sensibilità alle gambe: purtroppo, come gli spiegherà poi lo stesso Zack, il protocollo da lui ideato non era una vera e propria cura, quanto piuttosto un placebo per dare all'amico quella speranza che, sperava, potesse aiutarlo psicologicamente a superare la paralisi. Un tentativo fallito e che potrebbe avere il sapore di una cattiveria da parte di Zack, se non fosse che Jack (e anche Booth) riescono a capire la bontà delle sue intenzioni e, di conseguenza, a perdonarlo. Una delle scene forse più toccanti dell'episodio sarà poi proprio quella in cui Angela (Michaela Conlin) e Jack daranno a Cam (Tamara Taylor) la notizia che ormai Jack ha del tutto perso la sensibilità alle gambe escludendo quindi che possa tornare a camminare. Nonostante la tristezza del momento, è comunque apprezzabile che uno show con una base scientifica come Bones non si sia inventato un qualche strano miracoloso rimedio per far guarire Hodgins e che abbia deciso di affrontare la realtà della sua tragedia piuttosto che risolverla con un felice e molto televisivo lieto fine.

Tornando agli omicidi, che Zack non fosse il Burattinaio, per lo spettatore attento che conosceva la sua storia, era abbastanza evidente, ma quello che è stato davvero interessante è stato proprio vedere come la costatazione della sua innocenza abbia poi colpito i vari protagonisti convinti che lui fosse davvero un assassino, meno evidenti sono invece le motivazioni per cui il vero omicida, il dottor Roshon, fosse invece responsabile di questi raccapriccianti delitti. Al di là del fatto che il colpevole doveva soffrire di disturbo di personalità multipla, del perché egli abbia  cominciato ad uccidere e cosa si celasse dietro la componente ritualistica dei suoi delitti non viene, in sostanza, spiegato quasi nulla. Ma forse non era nemmeno così importante che ciò avvenisse, considerato che lo scopo di questo episodio non era solo scagionare Zack dall'accusa di essere il Burattinaio, ma anche rivelare tutti che, dieci anni prima, Zack non aveva ucciso nessuno. Conoscendo Booth, Brennan ed il loro team non ci sono infatti dubbi sul fatto che adesso faranno di tutto per cercare di scagionarlo ed aiutarlo. Per una serie come Bones in cui, normalmente, si capisce abbastanza presto chi sia il colpevole in ogni puntata e che non fa necessariamente della suspense e dei colpi di scena il suo punto di forza, certamente questa première si è rivelata un'interessante eccezione per aver saputo lasciare lo spettatore nel dubbio fino all'ultimo momento, anche quando lascia intendere che la vera assassina possa essere la dottoressa Karen Delf (Sara Rue).

Che ne pensate di questa première? siete soddisfatti di come gli autori abbiano ripreso le fila della storia di Zack? Fatecelo sapere nei commenti!

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