Bloodshot Salvation vol. 3: Il libro delle rivelazioni, la recensione
Abbiamo recensito per voi il terzo e ultimo volume di Bloodshot Salvation, di Lemire, Braithwaite e Ryp
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Pur di salvare la vita di sua figlia, Bloodshot ha firmato il classico patto con il diavolo, solo che in questo caso risponde al nome di Baron Samedi; in cambio gli è stata chiesta una cosa che non dovrebbe rappresentare un problema per un tipo come lui: un omicidio. Fare accordi con personaggi del genere nasconde sempre qualche fregatura, e Samedi ha infatti omesso che la vittima vive nel XLI Secolo.
Giunti al termine della lettura, non possiamo che volgere lo sguardo all’intera gestione firmata da Lemire: partita sulle pagine della miniserie The Valiant – al termine della quale la Geomante Kay McHenry priva Bloodshot dei naniti – e continuata su Bloodshot Reborn, il lavoro dello scrittore ha sempre scavato nell’animo del povero Ray, conducendolo in un viaggio attraverso gli angoli più oscuri della sua mente. Dopo aver incontrato Magic, allontanarsi da certi ambienti è apparsa la scelta più ovvia, ma non è servita a nulla: come una maledizione, il destino ha continuato a segnare la via del guerriero dalla pelle bianca. La malattia che ha colpito Jessie è infatti solo l’ultima espressione della volontà di un fato avverso: essere Bloodshot significa soffrire.
Nei tre capitoli conclusivi della serie, Lemire mette il protagonista di fronte alla sua vera natura, la quale - ineluttabile - torna a palesarsi: “Siamo assassini. Lo siamo sempre stati e lo saremo sempre”, si lascia scappare Ray in uno slancio di sincerità. Di fronte un'ammissione tanto forte quanto rassegnata troviamo la quintessenza di Bloodshot, un personaggio infine maturo, consapevole di sé e pronto a vivere una nuova esistenza. D’altronde, minacce come Rampage non sono state del tutto debellate.
Come i volumi precedenti, anche Il libro della rivelazioni è una lettura che punta a coinvolgere il lettore in un'esperienza estremamente intensa, in bilico tra le diverse anime della serie. In questo, Lemire si dimostra ancora una volta bravo nel prendere le diverse componenti del titolo, mescolarle e restituirle più ammalianti che mai. Complice l’ottima prova di Doug Braithwaite alle matite, queste pagine sono un sentito commiato da una delle serie più emozionanti dell’Universo Valiant.
In appendice, troviamo un racconto speciale uscito in occasione del Free Comic Book Day 2017 che funge da prologo alla vicenda: una storia breve disegnata da Juan José Ryp che offre un substrato psicologico a quanto letto in precedenza. La lettura è piacevole e rafforza la portata della storia principale.
Aspettiamo il tuo ritorno, guerriero, nella speranza che il tuo futuro sia altrettanto brillante.
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