Bloodshot Salvation vol. 1: Il libro della vendetta, la recensione

Abbiamo recensito per voi il primo volume di Bloodshot Salvation, di Lemire, Suayan, LaRosa e Reber

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Bloodshot Salvation #1, anteprima 01

Seduto vicino la culla della figlia Jessie, l’uomo che ha deciso di assumere l’identità di Ray Garrison è consapevole della minaccia che aleggia sulla sua famiglia. Dopo aver cercato in ogni modo di liberarsi dai naniti che l’hanno trasformato nell’arma più letale mai concepita, Bloodshot, Ray è intimorito dal ritorno del mostro chiuso dentro di sé; ora, ha una famiglia da proteggere e una promessa da mantenere: tenersi lontano dai guai. Ma il Nostro è consapevole che "alla fine Bloodshot ritorna sempre", e dunque per il soldato addestrato al solo scopo di uccidere è di nuovo il momento di sporcarsi le mani.

Bloodshot Salvation è il titolo della nuova serie dedicata all’eroe dalla pelle bianca e gli occhi rossi, affidata ancora una volta alla sapiente penna di Jeff Lemire. L’importante processo di sviluppo del personaggio, cominciato sulle pagine del precedente ciclo di storie Bloodshot Rebornci ha restituito un Ray ancora in possesso dei naniti ma con una maggiore consapevolezza di sé. In questo impervio percorso, l’ex arma suprema ha trovato l’amore nella moglie Magic, ha incontrato altri “colleghi” nati dagli esperimenti del Programma Bloodshot e ha visto la caduta definitiva del Progetto Spirito Nascente, smantellato dopo l’epidemia di naniti scoppiata a New York.

Con questi presupposti parte Il libro della vendetta, primo arco narrativo della testata sviluppato da Lemire lungo due diverse linee temporali: la prima segue le vicende della coppia nel presente, alle prese con ansie e paure genitoriali; la seconda, ambientata otto anni nel futuro, vede la piccola Jessie – in compagnia di alcuni amici del padre – affrontare il misterioso Rampage.

Le due trame si intrecciano lasciando che il quadro generale si dipani gradualmente. Tra continui colpi di scena e flashback, conosciamo il torbido passato di Magic e della sua famiglia, le prime mosse del Progetto Omen e i segreti dietro la “morte” di Ray. Ogni tassello di questo mosaico si incastra perfettamente e la scorrevolezza della trama non subisce alcuna battuta d'arresto, nonostante i molteplici salti temporali; tutto concorre a rendere la lettura intensa e coinvolgente.

Bloodshot Salvation #1, anteprima 02

Su Bloodshot Salvation, il lavoro di Lemire si pone in continuità rispetto alla precedente run, portando avanti un approfondimento psicologico del personaggio riuscito e affascinante. Nell’inedito ruolo di padre e marito, Ray deve tenere a bada i suoi istinti più violenti e brutali, in uno scontro drammatico con la sua vera natura.

"Le colpe dei padri ricadono sui figli", e l’essere stato un killer implacabile è una maledizione dalla quale nessuno può sfuggire: in questo caso, a pagarne le conseguenze è l'innocente Jessie, il cui destino sembra segnato sin dalla tenera età.

Ad affiancare un Lemire sempre più a suo agio al timone della grande saga di Bloodshot troviamo Mico Suayan e Lewis LaRosa, i quali si spartiscono i vari segmenti narrativi: il presente e i flashback sono affidati al disegnatore di origini filippine, mentre allo statunitense spetta la timeline del futuro. L’affiatamento tra Suayan e Lemire è evidente (i due avevano già collaborato su Bloodshot Reborn), con il tratto iperrealistico dell’artista che conquista per la grande espressività dei primi piani e l’esplosività delle sequenze action. Decisamente più asciutto e spigoloso il tratto di LaRosa, ma non per questo meno funzionale; entrambi, infatti, riescono a supportare splendidamente il ritmo e l’emotività del racconto.

Bloodshot Salvation è l'ennesimo ottimo inizio per un personaggio che si evolve e conquista sempre di più.

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