Bloodshot Reborn vol. 4: Bloodshot Island, la recensione

Abbiamo recensito per voi il quarto volume di Bloodshot Reborn, di Lemire, Suayan, Giorello e Baron

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Bloodshot Reborn #14, anteprima 01Il Progetto Spirito Nascente ha sempre volto le sue ricerche alla creazione del soldato perfetto, una macchina di morte implacabile e infallibile. La Seconda Guerra Mondiale, il Vietnam, la Guerra Fredda e non ultimo il Kuwait sono solo alcuni dei conflitti veicolati da questi combattenti. Negli ultimi anni l’invenzione dei naniti ha portato alla nascita di Bloodshot, vera e propria arma vivente.

Dopo anni passati a soddisfare la sua sete di sangue, missione dopo missione, Ray Garrison ha spezzato il vincolo che lo teneva legato ai suoi creatori. Liberato dai naniti da Kay McHenry, la Geomante della Terra, ha iniziato una nuova vita in Colorado. Nonostante gli sforzi, però, il suo passato fatto di distruzione e morte è tornato prepotente, strappandolo dal suo esilio.

Nel nuovo appuntamento con Bloodshot Reborn, il protagonista si risveglia su un’isola tropicale deserta senza sapere come ci sia finito e in compagnia di altri suoi simili. Ogni giorno, Tank Man, Quiet Man, Cold Man e Viet Man devono scampare agli attacchi di una misteriosa creatura che hanno ribattezzato Angelo della Morte. Deathmate - questo il suo vero nome di battaglia - ha un solo scopo: ucciderli tutti. Mentre Bloodshot è impegnato in questa sfiancante avventura, l’ex agente Diana Festival continua a seguire la pista che la sta conducendo alle origini del Progetto Spirito Nascente.

Si intitola Bloodshot Island il quarto volume - pubblicato in Italia da Edizioni Star Comics - dedicato al combattente dalla pelle bianca e gli occhi rossi. La serie scritta da Jeff Lemire è un crescendo di emozioni e colpi di scena scaturite dal nuovo status quo del protagonista. Dopo aver abbracciato per anni la morte nei panni di Bloodshot, Ray non è riuscito a difendere le uniche due donne che ha amato - la Geomante Kay e Magic - fallimenti che lo tormentano costantemente. Il tempo per analisi e approfondimenti, però, non c’è visto che sullo sfondo si muove una minaccia letale che richiede il massimo impegno.

Bloodshot Reborn #15, anteprima 01Se i primi due volumi (Colorado e La Caccia) erano caratterizzati da uno sviluppo itinerante e spaccati visionari, il terzo (L’Uomo Analogico) apriva a realtà distopiche e violente, vicine a fumetti quali Vecchio Logan o pellicole come Mad Max: Fury Road. Ora, Lemire decide di ambientare questo arco narrativo in scenari di guerra, con atmosfere survivaliste cariche di tensione. La narrazione è elettrizzante, non prevede pause se non per brevi incisi incentrati sulla Festival. Ciononostante il ritmo non ne risente, anzi, sfrutta questi intermezzi per far decantare la trama.

Senza dubbio, ci troviamo di fronte a uno dei cicli di storie più riusciti della serie (insieme ai primi quattro numeri dell'originale) impreziositi dalle matite di Mico Suayan, il cui tratto realistico esalta tanto la componente dinamica del racconto quanto quella espressiva. La potenza plastica delle anatomie imprime velocità a vignette esplosive, mentre lo storytelling dell'artista cattura il tourbillion di stati d’animo attraverso primi piani intensi; il tutto completato dalle colorazioni di David Baron, attento ad esaltare il realismo del disegnatore di origini filippine senza appesantire le tavole.

Il finale aperto crea grandi aspettative per uno dei titoli Valiant più in forma, che imperterrito prosegue la sua marcia. Se volete affacciarvi su questo variegato universo narrativo, Bloodshot Reborn rappresenta senza dubbio un ottimo punto di partenza.

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