Bloodshot - Libro due, la recensione
La nuova serie di Bloodshot svilisce l'ottimo lavoro di approfondimento della precedente gestione per proporre un prodotto legato a un'estetica ormai compassata
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Grazie all’intervento dei Bruciati, Bloodshot è riuscito a scampare all’agguato tesogli dalla Black Star, un’organizzazione parastatale decisa a impadronirsi della tecnologia che ha reso un semplice uomo un’arma perfetta. Adesso, per il Nostro ha inizio un’avventura ancora più violenta e paurosa, che lo costringe ad attingere a tutte le sue risorse e alla sua formazione per uscirne vivo.
Mescolando tutti questi aspetti si ottiene un prodotto immediato, diretto che non richiedi eccessivi sforzi per essere compreso. Vi basta semplicemente salire a bordo di questo treno lanciato a velocità altissima, lasciarvi andare alla lettura di una vicenda lineare e seguire la scia di morte e distruzione che lascia dietro di sé. Insomma, se apprezzate fumetti che puntano molto sulla componente sensazionalistica, a stupirvi con effetti speciali degni delle migliori pellicole di genere, allora la gestione di Seeley fa al caso vostro.
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Un discorso analogo può essere esteso anche ai disegni di Booth: le sue tavole sono dense di azioni e nonostante il dinamismo mantengono invariata la cura dei dettagli. Sfogliando questo volume, si avvertono le stesse suggestioni che si provavano a leggere gli albi della Image Comics agni inizi dei nineties: il disegno diventa un tratto fondamentale che contraddistingue queste storie, riuscendo a far passare in secondo piano trame spesso prive di reali elementi di interesse. Proprio come in questo caso.
Venendo all’edizione italiana, evidenziamo come Star Comics abbia deciso di pubblicare solo tre numeri originali e inserire diverso materiale aggiuntivo: tavole in bianco e nero commentate dallo sceneggiatore, oltre a un’ampia galleria con illustrazioni e copertine variant. La scelta appare indovinata in quanto offre uno sguardo dietro le quinte sempre interessante che rendere la fruizione del volume ancora più completa.
In chiusura, non possiamo non segnalare con grande dispiacere la seconda battuta d’arresto. Vediamo come Seeley porterà avanti questa run, nella speranza di ritrovare un personaggio più accattivante.
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