Blindspot 1x01 "Pilot": la recensione
Blindspot, una delle serie autunnali più attese, debutta sulla NBC: ecco la recensione del pilot
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Per ovvi motivi è quasi impossibile vedere l'episodio senza conoscere la premessa, ed è un peccato perché la cold open si basa su una progressione di eventi altrimenti sorprendenti. Una Times Square quasi deserta l'avevamo vista forse per l'ultima volta in Vanilla Sky. Stavolta non c'entrano le allucinazioni, ma si tratta di un allarme bomba: un borsone lasciato in mezzo alla folla con la scritta "chiamate l'FBI". Giornata da ricordare per l'artificiere che invece dell'esplosivo si vede uscire fuori una donna nuda e ricoperta di tatuaggi. La Jane Doe della situazione (Jaimie Alexander) ha perso la memoria, e l'unico indizio che porta con sé è il nome dell'agente Kurt Weller (un anonimo Sullivan Stapleton). Interrogatori, test, qualche frase fatta ("I want to speak to someone in charge!") e fra i tatuaggi viene scoperta una pista che conduce a un attentato organizzato sul suolo americano.
Le rivelazioni finali a quel punto sono due gocce che cadono dopo una lunga siccità. Berlanti, produttore della serie di Supergirl, incontra la Alexander, che a sua volta interpreta una donna straordinaria nell'universo Marvel. Ne è uscito fuori una sorta di Memento che spara raggi da procedurale in tutte le direzioni, ma che – va dato atto – non si capisce su cosa potrebbe basarsi oltre alle indubbie qualità nell'uso delle armi e nel combattimento della protagonista.