Bleeding Mariachi, la recensione

Abbiamo recensito per voi Bleeding Mariachi, opera di Veronica Ciancarini pubblicata da Edizioni BD

Nella vita spaccio libri e fumetti e mangio piadina e refusi.


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Bleeding Mariachi

Creature spaventose si mescolano a gag ironiche e a momenti commoventi per dare origine a Bleeding Mariachi, il primo fumetto di Veronica Ciancarini, proposto da Edizioni BD all’interno del Progetto Next, dedicato ai giovani talenti.

Messico. Sus, Lupe e Isabel sono amici inseparabili fin da bambini, ma il destino beffardo fa perdere un elemento al trio: proprio nel giorno del matrimonio tra Sus e Lupe, quest’ultima muore a causa di una malattia. Sus sapeva che prima o poi sarebbe successo, ma il colpo è troppo duro. La musica e il sogno di diventare un mariachi vengono accantonati e, insieme a Lupe, il ragazzo sembra aver perso la voglia di vivere. Un giorno, però, mentre è in visita alla tomba dell’amata, Sus la vede... uscire dal suolo accompagnata da una incontrollabile voglia di sangue! Il suo compito diventerà dunque quello di scoprire cos’è successo a sua moglie, ma soprattutto placare la sua fame prima che possa diventare pericolosa per i suoi concittadini.

La storia si apre raccontando una leggenda tipica della tradizione messicana e guidando il lettore per le strade di un villaggio, sempre più calato in un’atmosfera di mistero, creature spaventose e di riti magici, grazie anche all’intervento di Guillermo el brujo, lo stregone, che diventerà un prezioso - seppur buffo - aiutante di Sus nella ricerca della via per salvare il suo grande amore.

Bleeding Mariachi

Elemento fondamentale che accompagna la vicenda è la musica, che caratterizza il protagonista, il suo rapporto con gli altri e che ha una funzione tranquillizzante e salvifica, soprattutto grazie al brano Cielito Lindo, che stempera gli animi e fa da colonna sonora alle scene di pace che seguono i momenti più concitati.

Quella che il lettore si trova davanti è una storia di perdite e ritrovamenti, un’elaborazione del lutto atipica e a tratti scanzonata, nel corso della quale il protagonista riesce a trovare il proprio posto nel mondo nel momento in cui credeva di averlo perso per sempre. Lo smarrimento di Sus è evidente e doloroso, con la sua rabbia che si ripercuote su se stesso e su chi gli vuole bene.

Nonostante i temi trattati possano sembrare piuttosto lugubri, Bleeding Mariachi gode di una variegata rosa di personaggi divertenti che, tra momenti ironici e situazioni paradossali e rocambolesche, stemperano i momenti più intensi a livello emotivo. L’equilibrato alternarsi tra siparietti comici e avvenimenti più seri viene rotto da qualche colpo di scena che rende la lettura ancor più coinvolgente.

Bleeding Mariachi

Lo stile di disegno cartoonesco dell’autrice salta subito all’occhio con i suoi tratti morbidi, tondeggianti e i bordi spessi, ma anche grazie a un design dei personaggi particolarmente curato che li fa sembrare usciti da un film d’animazione, grande fonte di ispirazione per la Ciancarini.

La scelta dei colori attira l’attenzione soprattutto per il loro legame con le tematiche: tutto il fumetto è infatti nero, bianco e rosso. Il nero misterioso dell’inconoscibile, ma anche del lutto; il bianco della purezza del sentimento che lega Sus e Lupe, ma anche dell’animo degli aiutanti del protagonista, che lo spalleggiano durante i momenti di dolore e lo aiutano a risolvere il mistero in cui è incappato; e poi c’è il rosso, che diventa protagonista della maggior parte delle tavole. Il colore del sangue, origine non solo della sete della vampira, ma anche dei tradizionali riti maya, che riempie gli sfondi delle tavole e i cieli delle notti in cui è ambientata la storia.

Con un antagonista infido e insospettabile e un susseguirsi incalzante di eventi, Bleeding Mariachi è un fumetto che si legge tutto d’un fiato. Un lavoro d’esordio ben costruito che vale la pena avere nella propria libreria.

Bleeding Mariachi

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