Black Sea, la recensione
Il mare diventa lo spazio, il genere d'azione diventa avventura. Black Sea è un imprevedibile e bellissimo film di sottomarini dal cuore nobile
C'è dell'oro sul fondo del Mar Nero, era quello che Stalin inviò a Hitler prima dell'inizio della guerra e che non è mai arrivato a destinazione, affondato con il suo sottomarino. C'è qualcuno che l'ha localizzato ma serve una ciurma di disperati per andare a recuperarlo di nascosto dall'esercito russo che naviga le acque del Mar Nero, senza radio e senza niente, calcolando che si può tranquillamente non tornare indietro (ma se si torna lo si fa da miliardari). Sono tutti reietti, precari di un mondo (i contractor di sottomarini) in cui anche quando si lavora non è che si guadagni a sufficienza, gente che ucciderebbe anche per nessun motivo, figuriamoci per un'imprecisata vagonata di lingotti. Le premesse non sono quelle del film d'azione o del thriller politico ma quelle del cinema d'avventura ed esplorazione.
Nei sottomarini cinematografici del resto si lotta contro la sanità mentale, si impazzisce di tensione, si ha paura di morire e si teme in silenzio che qualcuno bombardi. Sono luoghi in cui regna la figura del capitano, apparentemente l'unico che sa cosa stia facendo, l'unico con una risposta a ogni domanda ("Il capitano sa sempre quello che fa, anche quando non lo sa" diceva Harvey Keitel a Matthew McConaughey, capitano di nessuna esperienza promosso sul campo dalla morte del vero capitano, in U-571). Qui è Jude Law ad incarnare con imprevedibile pregnanza i vestiti dell'uomo di carisma (nessuno gliel'aveva mai fatto fare e invece è perfetto con una stempiatura virile da applausi), l'ancora a cui anche i più folli si aggrappano quando tutto sembra pronto a crollare. E proprio intorno a lui, a Robinson, si snoda la parte più interessante del film. Stavolta infatti l'obiettivo del sottomarino, non è una fuga o una missione in incognito quanto la ricerca dell'oro e di una ricchezza smodata che contamina gli animi e progressivamente massacra la testa di tutti anche più delle profondità marine.
Il sottomarino come le astronavi "marine" di Capitan Harlock.