Black Sails 4x10, "XXXVIII." [finale di stagione]: la recensione

Black Sails conclude la sua corsa con uno degli episodi più spettacolari e belli mai visti in televisione

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Spoiler Alert

È l'arte che lascia il segno. Ma per lasciarlo deve spingersi oltre e parlare per sé. Deve essere autentica.

È proprio il caso di dire che non ci sarebbe potuta essere frase migliore per concludere il viaggio di Black Sails, una serie che incarna alla perfezione le ultime parole di John Rackham di fronte al suo Jolly Roger, il teschio con due sciabole incrociate. Il suo è un viaggio che si conclude di fronte alla macchina da presa nel migliore dei modi, con al suo fianco due tra le piratesse più famose di quel tempo: Anne Bonny e Mary Read. Ciò che arriverà in seguito è scritto nei libri più antichi e nelle storie più avvincenti, ma ancora meglio può essere costruito nella mente di ognuno di noi, che abbiamo assistito a questi fatti completamente immersi nelle immagini, nei suoni, nei dialoghi e in quelle atmosfere iconiche ricreate ineccepibilmente. Una conclusione della durata di 70 minuti e che ha tutto il diritto di essere definita un capolavoro della storia della televisione.

L'episodio inizia con un indizio che in passato Max aveva spifferato a Silver, un'informazione che sin dal primo momento ha avuto una sua forza specifica nei confronti della trama e di ciò che sarebbe potuto accadere. John in riferimento a quelle parole di Max ipotizzò il giusto, inconsciamente aveva già iniziato a comporre il finale perfetto per lui, per Flint e per un futuro che non avesse perennemente l'odore di una guerra alle porte. A seguito della splendida sigla che sa ogni volta come dare la giusta carica, si ritorna in quell'isola sperduta che nello scorso episodio ci aveva tanto affascinati e coinvolti, il luogo dove la maggior parte delle questioni rimaste aperte troveranno modo di risolversi, anche se non per sempre. Inizia l'epilogo di una battaglia che ha come indicazione da parte del governatore Rogers "uccideteli tutti e lasciate un unico sopravvissuto, Flint". L'unica figura essenziale perché a conoscenza della posizione del tesoro. Ma prima che tutto possa andare in malora, sorprendentemente arriva Rackham a salvare la situazione e a prendere con sé i sopravvissuti all'attacco. Da quel momento ritorna il solito Flint in grado di prendere in mano la situazione e di dettare le regole del gioco: l'obiettivo è quello di abbordare la nave del Governatore e riprendere con sé Madi per poi portare tutti di nuovo dai Maroons. Una volta sconfitto il governatore, a quel punto, potrà iniziare una guerra. Ma le cose andranno diversamente e per un numero di motivazioni sempre più affascinanti e mai banali. E sebbene Flint prenda il comando di tutto, Jack racconta ai due pirati una mezza verità senza accennare ai precedenti accordi stipulati con Madame Guthrie. Successivamente Flint rassicura ancora una volta il suo compagno d'avventure John Silver facendogli capire che è realmente intenzionato ad aiutarlo, specialmente perché sa ciò che si prova nel perdere la persona amata. Questo è l'ennesimo passaggio fondamentale per far comprendere lo stato attuale di un uomo, o meglio ancora di un pirata, come Flint. Nel frattempo sulla nave inglese assistiamo a un confronto non alla pari tra Madi e Billy. Quest'ultimo dimostra ancora una volta la sua repulsione nei confronti di Flint e ancora di più quel senso di rifiuto nei confronti del legame tra il suo più acerrimo nemico e Long John Silver. Tutto ciò che Billy ha fatto sin dall'inizio per distruggere Flint gli si è ritorto contro come un boomerang, e l'azione di puntare un coltello alla gola all'amata di Silver è l'ennesimo gesto pieno di rabbia e insoddisfazione. Nonostante il personaggio di Billy abbia preso una strada che lo ha portato alla solitudine, il suo percorso è stato tra i più interessanti. Madi alla fine del monologo di Billy cerca di fargli capire che ucciderla non la renderebbe altro che una martire. Una frase che da sola basta a fargli cambiare idea.

Nonostante il personaggio di Billy abbia preso una strada che lo ha portato alla solitudine, il suo percorso è stato tra i più interessanti

Successivamente Silver trova l'occasione per parlare da solo con Jack e sarà in quel frangente non vissuto da parte del pubblico che qualcosa di importante si stipulerà. Inizialmente Silver si chiede il reale motivo della comparsa di Jack, soprattutto perché a conoscenza del fatto che Max non era a favore della causa dei pirati. In quel momento si aprirà un dibattito che avrà poi delle conseguenze. Gli autori dell'episodio hanno scelto di non comunicare troppo nelle fasi di creazione, scegliendo di mostrare l'evidenza al suo pubblico nel momento giusto. Una scelta piuttosto azzeccata che non ha fatto altro che accrescere una tensione che trova il suo culmine nel momento in cui inizierà la battaglia che tanto aspettavamo. La regia di Jonathan E. Steinberg durante le scene d'azione è intuitiva, in grado di saper raccontare il giusto senza confondere. Il budget a disposizione triplica nelle mani di un professionista che sa inquadrare e narrare in maniera veritiera uno scontro. Nel momento in cui Flint si arrampica sull'albero maestro sotto l'ira funesta di Billy, parte un susseguirsi di inquadrature spettacolari, addirittura ce n'è una a distanza che ricorda un po' lo scontro finale nel terzo capitolo di Pirati dei Caraibi. Ma qui il racconto tramite le immagini ha una sua forza, un valore inedito, una verità: ogni movimento, forse più impreciso rispetto alla cura del film di Gore Verbinski, ci porta all'interno della vicenda spedendotici materialmente. Per qualche istante smetti di essere spettatore e trovi modo attraverso un forte gusto del realismo di credere a tutto ciò che stai guardando. Lo scontro che tutti tanto attendevano tra Flint e Billy si conclude con la sconfitta di quest'ultimo, una sconfitta che non gli riserverà la morte bensì la libertà in un'isola ai confini del mondo.

La battaglia si concluderà con la sconfitta di Rogers in un momento in cui abbiamo visto finalmente alleati tre pirati contro il Governatore. Quest'ultimo avrà la fine più logorante, anche se quanto di più lontana dalla sofferenza fisica. Rogers riceverà un'umiliazione personale di fronte a tutti, sotto gli occhi del suo paese - l'ennesima sconfitta che lo porterà a un tormento più duraturo e decisamente più infallibile. Dopo la vittoria di Rackham, John riesce a introdursi sotto coperta e dopo una discussione animata con un povero cuoco (che poco ci ricorda l'eroico Silver all'inizio della serie) raggiunge la sua amata, che inizialmente credeva essere morta. Mentre Featherstone riaccompagna Madi al suo accampamento, Silver, Flint e il silenzioso Israel insieme ad altri sopravvissuti ritornano sull'isola per recuperare l'ambito tesoro. Sarà lì che avverrà il confronto finale tra i due protagonisti, nel momento in cui Flint intuisce chiaramente che c'è qualcosa di non detto. E proprio in mezzo a quella radura Long John Silver avrà il coraggio di dire la verità al suo più caro amico, avrà il coraggio di esprimere la sua repulsione nei confronti di una guerra che non cesserà mai. Una guerra che ha luogo ormai da tempo nell'animo di Flint, un ribellarsi che è vittima di numerose perdite che in passato lo hanno distrutto e lo hanno fatto diventare la persona di adesso. Non è mai stato il desiderio di libertà a condurre Flint verso l'ennesimo scontro a prova di morte bensì una collera che a detta di Silver avrebbe inevitabilmente portato tutti nel baratro. Flint risponderà con la sua verità, accennerà ad un nuovo significato di oscurità invitando il suo amico a guardare oltre quei limiti apparentemente spaventosi. L'intensità di una scena costruita con attenzione, per via di dialoghi profondi e mai banali che osano e che sanno anche ferire. Un momento magico che si innalza ancor di più grazie alle interpretazioni dei due attori.

Il gesto di Long John Silver nei confronti di Flint è quanto di più emozionante ci saremmo potuti aspettare

La scena in questione avrà fine solo attraverso le parole di Silver, che ascolteremo però in un secondo momento. A quel punto l'unico dato per il pubblico è che Silver sia stato costretto ad uccidere l'uomo che aveva di fronte. Ma come scontato che fosse Silver aveva premeditato una conclusione più appagante per il suo compagno. Apprendiamo questa verità nello stesso momento in cui Madi viene a conoscenza di tutto, in un frangente in cui quest'ultima è rabbiosa e delusa a causa delle azioni del suo uomo, di colui che senza accennarle nulla ha appena stravolto una guerra che per una volta sembrava stesse andando nel verso giusto. E proprio nell'istante in cui lei lo accusa di aver ucciso e tradito il suo amico, Long John Silver le racconta la verità e di come sia riuscito a far ritrovare la serenità perduta a un uomo che ormai si era perso da tempo. John ha ucciso l'uomo che era diventato Flint trovando il modo di resuscitare l'uomo che era, il tutto attraverso una speranza ritrovata: Thomas Hamilton, l'unico essere umano in grado di far crollare una corazza di tenebre a colui che sembrava essersi perso tra le vie della morte. Il gesto di Long John Silver nei confronti di Flint è quanto di più emozionante ci saremmo potuti aspettare, un gesto che ha permesso a un'anima di risollevarsi. Nonostante l'astio iniziale questo discorso arriverà a capirlo anche Madi, che si ricongiungerà con il suo amato proprio dall'alto di una scogliera. Nel frattempo, a Nassau, Max porta avanti il sogno di Eleanor Guthrie con al suo fianco il nuovo governatore: Featherstone.

A detta di molti la pirateria è scomparsa, o almeno non esiste più sotto il significato di quell'attività illegale portata avanti da quei marinai che per il proprio tornaconto pianificano assalti. Ora esistono delle regole e grazie a delle lezioni molto dure i pirati continueranno ad esistere ma con un nuovo ordine alle spalle, quasi in silenzio. È proprio vero che dove finisce una grande storia ne inizia subito un'altra, ancora più avvincente se vogliamo, una storia che da questo momento in poi continuerà a esistere solo nella nostra mente, o in qualche libro sepolto in cantina che è arrivato il momento di rispolverare.

Per confrontarvi con altri appassionati della serie, vi segnaliamo la pagina Facebook Black Sails Italian Fans

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