Black Sails 4x09, "XXXVII": la recensione

Ecco la nostra recensione del nono episodio della quarta e ultima stagione di Black Sails, intitolato XXXVII

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Passato e presente si mescolano nel penultimo episodio di Black Sails, due linee temporali che vedono al centro l'intenso e difficile rapporto tra John Silver e il Capitano Flint. Questo è in assoluto l'episodio più interessante della storia di Black Sails, a partire dagli eventi che lo scandiscono, tracciati nel bel mezzo di ambienti straordinari che rendono l'epilogo di questa storia ancora più spettacolare. Siamo su un'isola che manipola la mente, un posto oscuro e al contempo affascinante che condiziona tutti coloro che ne varcano la soglia; quasi per magia quella nebbia fitta che accerchia le navi è l'essenza di qualcosa di potente e incontrollabile. Straordinario quel rumore provocato dai pensieri di Woodes Rogers nel momento in cui implora Madi ad accettare quella proposta, e proprio lì nel momento in cui lei spiega ardentemente al Governatore di non essere pronta a sacrificare anni di sofferenza del suo popolo solo per la vita di Silver che tutto si scandisce ineccepibilmente. Quell'ombra che compare e scompare, quel ticchettio dei ferri per lavorare a maglia che definisce il pensiero attuale di un uomo che sta per agire violentemente e in anticipo. Un uomo che ora capisce di essere responsabile della perdita di ciò che gli era più caro.

Era dalla seconda stagione che il pubblico non si trovava di fronte a dei flashback veri e propri, ma ora il passato ha la forza di definire il presente a cui assistiamo. Flint insegna a Silver i suoi trucchi e nel frattempo cerca di conoscerlo un po' di più, cerca di comprendere e di dare forma a quegli spazi vuoti del passato del suo compagno di avventure e amico. Dall'alto di una collina che dà su Nassau, i due uomini approfondiscono la loro amicizia e mai come questa volta Flint ha il coraggio di aprirsi nei confronti dell'altro, di rivelare oltre che i suoi trucchi in termini di combattimento anche tutti i suoi pensieri sul futuro e su ciò che nel corso della loro forte amicizia ha avuto più valore. Tutto è tragico e commovente, specialmente perché nel frattempo sull'isola c'è in corso una rincorsa tra alberi altissimi, piantagioni variegate e cascate immense.

In un mondo così ostile e sempre alla deriva è difficile giudicare un personaggio come Flint così come è difficile definire buone o cattive le sue volontà. Allo stesso modo è quasi impossibile condannare del tutto le scelte di Billy, che mai come prima d'ora hanno avuto effetto sul pubblico. James Flint si è spesso considerato come un uomo, anzi un pirata, che sfrutta la situazione, le persone e anche la sua amicizia più forte per i suoi scopi e i propri tornaconti. Ma poi come giustamente Silver rivela alla fine dell'episodio in quel flashback con Madi, Flint è un uomo che ha sempre vissuto nella tormenta, tra tragedie e tra insoddisfazioni inevitabili. Sin dal primo momento Silver è stato qualcosa di diverso per Flint, forse un unione del suo passato e di ciò che ha perso. Ora più di sempre si riesce a scandire dettagliatamente la figura di John Silver, un uomo che ricorda un po' la tenacia di Thomas e quel senso di umiltà e fiducia che Flint riponeva in Miranda. Dietro il suo investimento non c'è utilità, né la necessità né la dipendenza. C'è solo rispetto e gli ultimi minuti di questo episodio ne sono la conferma, seppur questa arriva con azioni opinabili (la morte del pirata Dooley che stava per sparare alle spalle di Silver). Proprio per questi motivi, l'episodio in questione è fautore di un capovolgimento senza precedenti. Fino ad ora il pubblico era rimasto sempre in attesa di qualche azione sconsiderata da parte di Flint, nonostante ci sia sempre stato il sentore che nei confronti di Silver avesse un occhio di riguardo diverso, ma questa volta non vediamo più la loro amicizia con il rischio che possa esserci un colpo alle spalle da parte di uno o da parte dell'altro, questa volta non siamo più Billy né incarniamo Israel Hands. Addirittura possiamo ipotizzare che il movente dietro la rottura dell'alleanza da parte di Flint avvenuta nello scorso episodio sia dovuta al fatto che quest'ultimo si sia sempre messo a nudo nei confronti di Silver, è come se per assurdo non si fosse sentito ripagato al cento per cento della fiducia investita e il solo pensiero di una cosa del genere fino a qualche episodio fa era quasi utopia. Mentre tutto si muove verso un epilogo drammatico, specialmente a causa delle azioni funeste di Woodes Rogers, c'è qualcun altro che si muove verso l'isola, qualcuno che ironicamente ha perso una bussola nel giro di qualche secondo proprio qualche istante dopo aver ammesso di sentirsi sulla via della vittoria. Rackham avrà sicuramente un ruolo fondamentale, sia se dovesse arrivare alla fine dei giochi e sia se dovesse arrivare nel bel mezzo del caos - in un contesto dove sarà difficile capire che strada prendere. Il tesoro è sotto il terreno e uno scontro all'ultimo sangue si è interrotto a causa di una forte esplosione: ancora una volta le carte in tavola si sono mescolate con intelligenza e ancora una volta il pubblico assiste estasiato all'inizio della fine di una storia senza precedenti.

Per confrontarvi con altri appassionati della serie, vi segnaliamo la pagina Facebook Black Sails Italian Fans

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