Black Sails con questo episodio tocca il punto più alto dal suo inizio, e non solo attraverso la spettacolarizzazione delle battaglie, ma anche attraverso una forte empatia che lo spettatore prova con determinati personaggi. Toccante, profondo, drammatico e fondamentale ai fini della storia, un episodio traumatico e incisivo. Tutto questo avviene a sette episodi dalla fine, un capitolo che analiticamente potremmo suddividere in due parti ben distinte e che senza scontrarsi hanno l'astuzia di essere complementari. Da un lato i pirati e l'alleanza con gli schiavi porta a qualcosa di buono, si raggiunge un traguardo necessario che apre finalmente le porte a ciò che verrà. A dar speranza a questa lotta contro le truppe inglesi ci pensa in primis la riunione tra
Flint e
Long John Silver. Due uomini pronti a tutto che ancora una volta danno forma a questa serie, insieme rappresentano il legame necessario, quello stesso legame che
Rackham ha sempre cercato. Questa volta al fianco di Silver e Flint c'è anche
Hands, che più che agire a parole dimostra di agire attraverso le azioni.
Madi si dimostra un personaggio centrale e necessario e la fiducia dimostrata a Flint ha dato un occasione in più all'alleanza tra schiavi e pirati. In passato
Israel Hands aveva battuto le truppe inglese grazie ad un numero di pirati piuttosto cospicuo e soprattutto grazie all'alleanza con Teach. Stavolta la sfida è ancora più complessa e meno ragionata, ma nonostante questo Hands sceglie di rimanere al fianco di John Silver, sceglie ancora una volta di credere in qualcosa avendo al suo fianco un compagno con cui combattere.
Eleanor nel frattempo cerca di dare una mano a
Max, che viene tenuta sott'occhio da
Berringer. La cosa straordinaria è che attraverso pochissimi dettagli si riesce a delineare un'identità più precisa di quest'ultimo: si comprendono le sue mosse in maniera più approfondita e si dà forma ad un ipotetico passato - tutto attraverso il dettaglio di una collana. Lo spettatore è un chiaro amico dei pirati, questo automaticamente lo rende nemico delle truppe inglesi. Seppur questo schieramento avviene spontaneamente, senza troppe forzature in sceneggiatura, è innegabile che la scrittura di questa serie permetta a chi guarda di trovare delle ragioni motivate e legittime da ogni parte. Ragionamento che è applicabile ancor di più se si pensa alle posizioni di Eleanor e di Max, due figure apparentemente contorte che stavolta trovano modo di comprendersi. Quanto meno Eleanor capisce il perché di alcune scelte di Max, che ancora una volta si dimostra essere un personaggio più equilibrato del solito.
Da un lato però le cose vanno male per Edward Teach, Anne Bonny e Rackham. A quanto pare la vendetta di Woodes Rogers trova modo di compiersi attraverso un tranello ben congegnato. Stavolta conosciamo come mai prima d'ora il passato del Governatore, della storia che lo lega a Teach e del destino di suo fratello Thomas. Mancava in effetti il nocciolo della questione che spiegasse la maggior parte delle azioni e finalmente questo punto chiave è arrivato. Intuiamo la sua vera identità, ossia quella di un uomo ancora legato al passato e che ha la forza, nel momento giusto, di agire brutalmente. Esce da un'ombra che lo ha tenuto prigioniero fino ad ora, e l'occasione di aver catturato Teach attraverso l'astuzia riporta a galla quelle missioni rimaste incompiute. La scena della cattura di Teach è potente visivamente ed emotivamente, ancor più forte è lo sguardo di Ray Stevenson, magnetico e impenetrabile allo stesso momento. Una sequenza titanica che viene intervallata dal racconto che il Governatore fa a Berringer all'inizio dell'episodio, quel discorso che viene interrotto nel momento clou solo per poter essere ripreso quando necessario. Si raggiunge il culmine della vicenda nel momento in cui Teach viene messo a testa in giù di fronte ai suoi più cari alleati e di fronte allo sgomento della sua stessa ciurma. Un momento della storia di Black Sails che non ha paura di mostrare e ferire il suo pubblico. Non è un confronto bensì un complimento il fatto che la stessa audacia e la stessa autorità ce l'ha una serie come Game of Thrones. Se si dovesse trovare un difetto a questo episodio è forse il modo in cui viene gestito il tempo: alcune questioni vengono risolte troppo velocemente e gli spostamenti di alcuni personaggi restano poco chiari. Questa cosa si nota principalmente nel momento in cui ad un tratto, ancora scossi per il destino di Teach, ci si ritrova con il cuore in gola ad assistere ad una battaglia che ipoteticamente ci saremmo aspettati di vedere solo alla fine di questa storia. Detto questo Black Sails questa volta ha realmente rasentato la perfezione, e nel suo genere è una delle cose più rare e ben fatte che la televisione abbia mai creato.
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