Black Sails 3x09, "XXVII.": la recensione

Ecco la nostra recensione del nono episodio della terza stagione di Black Sails, che vi ricordiamo andare in onda tutti i martedì su AXN

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Spoiler Alert
È tutto pronto per il gran finale della prossima settimana e questo episodio ci ha dimostrato ancora una volta di che pasta sia fatto Black Sails.

È interessante come nel corso della durata dell'episodio muoiano due personaggi cardine della storia, una sicuramente meno influente dell'altra, ma nonostante ciò, la loro fine segna un punto conseguentemente un nuovo punto d'inizio. Tutto è pronto per la battaglia, Eleanor è più agguerrita che mai e tramite l'impegno e la dedizione che mette nei confronti della sua causa riesce, tramite fortuna e furbizia, a sovrastare il potere dell'Inghilterra facendolo suo sotto mentite spoglie. Con la fiducia guadagnata di Woodes Rogers, che in questo episodio è malato e delirante a causa della febbre, prende le redini di ogni affare.

Il confronto tra Eleanor e Charles Vane è una delle scene più intense di tutta la serie, seppur non lunghissima è un momento colmo di sentimento, risentimento e odio. Tre credenziali che hanno definito sin dal primo momento questi due personaggi. Lei lo definisce un codardo, un egoista e senza pietà. Un uomo privo di umanità e che non concepisce i compromessi; insomma una bestia. Lui non l'attacca, le racconta solo la verità secondo il suo punto di vista, non ha bisogno di offenderla, al massimo si permette di ferire il suo orgoglio attaccando il padre, ossia l'uomo per il quale secondo lui, lei stia annullando ogni tipo di pudore e rispetto nei confronti del prossimo. Nassau sta voltando le spalle a Vane, questo è chiaro, ma l'accelerazione della sua morte non è stata altro che l'accelerazione di un processo già in corso: la resistenza del popolo di Nassau. La dimostrazione della morte agli occhi del popolino, una morte che Vane di fronte a tutti ha saputo affrontare senza abbassare lo sguardo, con lealtà, coraggio e coerenza. Dopo questo Eleanor riuscirà a lasciarsi alle spalle questa storia oppure in un modo o nell'altro le sue azioni avranno delle ripercussioni? È chiaro che fare determinate scelte porterà in qualche modo alla distruzione. Max sembra starle vicina, ma anche lei consapevole dei rischi avverte la sua amica che, accecata dall'odio, si prepara a sfidare definitivamente Flint attraverso le più alte conoscenze, quelle che ha acquisito negli anni rimanendo al suo fianco con il ruolo di amica e collega del pirata più temuto.

Dall'altra parte i piani di stabilizzazione della flotta del Capitano Flint continuano senza troppi intoppi. Le scene di preparazione in mare aperto sono straordinarie, accattivanti dal punto di vista della regia e coinvolgenti; Hornigold per forza di cose è dovuto ritornare a Nassau. Flint arrivato sull'isola, che fino a qualche episodio fa era nascosta nel buio, insieme ad Anne, Rackham e il forziere, è pronto ad architettare al meglio il suo piano di battaglia. Ma prima di tutto quello che spetterà loro è il saluto a Mr. Jones, un uomo e un personaggio chiave per la serie. Quello che colpisce è come la visione di quest'uomo sia così tangibile e sentita anche per il pubblico, per lui tutto questo rappresenta una sorta di guerra civile tra due comunità che ha tenuto unite per tanto tempo attraverso legami invisibili. Tutto si sta sgretolando e il peso del forziere aumenta, gli inglese che si batteranno contro di loro saranno tantissimi e Flint non può che avvertire Silver con i suoi soliti discorsi incentrati sulla paura e sul sapere affrontare la propria oscurità senza lasciarsi sopraffare da questa bensì provando a controllarla e farla compagna di vita. Tutte introspezioni utili per la narrazione che portano la tensione a livelli altissimi.

L'episodio si conclude con la voce di un pirata che spiega a Barbanera quello che sta succedendo: il governatore inglese ha impiccato un pirata nella piazza di Nassau. Quale oltraggio più grande di questo? Barbanera ascolta in silenzio le gesta di Woodes Rogers che ha dato la prova di essere il paladino della legge e dell'ordine nelle Indie Occidentali. Sarà l'inglese che ha ucciso la pirateria nel nuovo mondo? Le domande sono tantissime ma sopratutto al momento nessuno sa quanto poco il governatore sia stato influente nelle scelte prese a Nassau. Colei che invece nelle prime due stagioni dimostrava attenzione e fiducia alle gesta di Flint ora è contro tutti e come era prevedibile le azioni di questa donna sono ancora adesso quelle più intimidatorie e influenti a Nassau.

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