Black Sails 3x03, "XXI": la recensione

Ecco la nostra recensione del terzo episodio della terza stagione di Black Sails, in onda tutti i martedì sera su AXN

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Terzo capitolo di questa nuova stagione di Black Sails all'insegna dei tormenti interiori. I tratti psicologici di Flint e John Silver sono straordinariamente delineati, uno è l'opposto dell'altro, ma nonostante questa diversità c'è una strana chimica tra di loro, quasi impossibile da non notare. Alla base di tutto c'è un forte senso di rispetto e al momento l'unico ostacolo per una vera e propria alleanza tra i due sembrerebbe essere solo l'orgoglio.

Se Flint e la sua ciurma di pirati sembrano essersi allontanati dal resto, le altre due storyline in questo episodio arrivano finalmente a congiungersi. Si fa interessante il percorso di Anne e Max come coppia in affari e in amore. La scena all'interno della grotta ritrae le due donne protagoniste in un momento ad alta tensione e oltre ad essere un momento di televisione molto intenso, la regia trova il modo giusto di ritrarre con intelligenza l'inquietudine di Anne così da renderla tangibile per lo spettatore.

A inizio puntata Max apprende che Nassau è ora la rotta del governatore Rogers; a questo punto Jack e Charles Vane cercano di trovare una soluzione che possa evitare lo scoppio di una guerra. L'idea sarebbe quella di creare schieramenti con abbastanza navi intorno alla costa in modo da formare una difesa. Certamente, la cosa più coinvolgente di tutta questa faccenda è il fatto che il pubblico sia a conoscenza dei piani di Rogers e oltre a questo c'è il fattore Eleanor Guthrie, che come al solito si dimostra scaltra e con l'ennesima soluzione a portata di mano. È quasi impossibile non rimanere incantati dalla grandezza di un personaggio come la Guthrie, un soldato intraprendente che oltre a saper gestire gli affari burocratici osserva con attenzione i suoi avversari così da arrivare a un punto tale da poterli manovrare. In un momento piuttosto intenso, la donna consiglia a Rogers di mandare il comandante Hornigold a parlare al popolo di Nassau per convincerlo a deporre le armi e a ripartire nuovamente sulla rotta di una nuova guida. Hornigold finisce poi per dichiarare aperta la caccia a Charles Vane.

Lo spettatore è sia dalla parte di Eleanor che dalla parte di Charles Vane. Quest'ultimo, più di tutti, sta affrontando numerosi cambiamenti e col passare del tempo il pubblico conosce sempre più approfonditamente la sua identità e di conseguenza le ombre del suo passato. Ad aiutare in questa direzione ci pensa anche il personaggio di Blackbeard che, pur essendo al momento poco sviluppato, sta senz'altro smuovendo diversi tasselli all'interno della serie senza fare troppo rumore (almeno fino ad ora), modificando la storia e di conseguenza il destino di Vane. La speranza è che la serie possa continuare in questo modo: gli intrecci narrativi e le dinamiche tra i personaggi funzionano piuttosto bene e sebbene ci siano dei momenti con la CGI poco convincenti, l'ottima regia riesce a bilanciare il tutto e a sfruttare maggiormente gli aspetti positivi di questa produzione.

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