Black Rock, capitolo 8: Il quaderno rosso, la recensione
Abbiamo recensito per voi l'ottavo capitolo di Black Rock, la serie Wilder firmata da Sicchio, Vanni, Minotti e Segala
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
All’interno del confine di cenere tutti si sentono al sicuro, al riparo dagli attacchi di Loro. I pochi contatti con i Pellegrini, profeti di queste misteriose entità ancestrali, rappresentano più una fonte di scambio commerciale e una possibilità di sostentamento per la popolazione che una vera minaccia. L’equilibrio, per quanto precario, è stato duraturo; solo di recente è stato spezzato dall’omicidio di un pellegrino, per mano dell’Allevatore. L’unico modo per evitare la guerra, ora, è il pagamento di un tributo: dieci persone, vive e in buona salute, da convertire al credo dei Loro.
Con il secondo atto, innescato lo scorso novembre, Sicchio ha iniziato a dipanare i misteri che hanno accompagnato lo sviluppo della vicenda; a mano a mano, scopriamo gli agghiaccianti retroscena che hanno portato alla nascita della comunità, oltre alla vera natura delle enigmatiche presenze al di là del cerchio. In questo ottavo appuntamento, nello specifico, viene finalmente svelato il profondo legame tra il Capo e il Guardiano, così come il substrato ideologico che ha caratterizzato le rispettive condotte.
Non possiamo non restare colpiti dall’interessante costruzione dei personaggi, che, grazie alla sensibilità e alla bravura di Sicchio, risultano carismatici e dalla natura ambigua. In questo ottavo capitolo, ogni figura trova la sua giusta collocazione e concorre alla creazione di un affresco dalle forti tinte simboliche ed esoteriche.
La componente artistica è affidata al team composto dai disegnatori Jacopo Vanni e Pierluigi Minotti e dal colorista Francesco Segala. Lungo l’inteso percorso che compone Black Rock, gli artisti coinvolti hanno affinato l’intesa giungendo a un risultato più che soddisfacente sotto tutti i punti di vista: lo stile sporco e sintetico di Vanni e di Minotti si integra perfettamente, regalando intere sequenze e primi piani densi di espressività volti a evidenziare i picchi emotivi della sceneggiatura, con le colorazioni di Segala - davvero importante la sua crescita - che creano atmosfere claustrofobiche.
Giunta al suo ottavo capitolo, Black Rock si conferma un’opera di grande intensità, che, partendo da ambientazioni western, combina in maniera sapiente diversi generi in un connubio avvincente.
[caption id="attachment_196874" align="aligncenter" width="960"] Black Rock, illustrazione di Susanna Mariani[/caption]