Black Mirror 1x03 "The Entire History of You": la recensione
L'ultimo episodio della prima stagione di Black Mirror: il nostro rapporto con i ricordi, tra gelosia e ossessione
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L'episodio è ambientato in un mondo quasi del tutto identico al nostro. Unica differenza, un device che le persone hanno impiantato dietro l'orecchio. Il Grain, questo il suo nome, permette di filmare ogni momento della giornata attraverso gli occhi del suo proprietario, con tutto ciò che questo comporta: registrazioni, zoomate, librerie per argomenti e persone. Il protagonista della puntata, l'avvocato Liam, inizia a sviluppare un'ossessione per Jonas, un vecchio amico della moglie Fi. Teme apertamente un tradimento, guarda e riguarda le registrazioni che lo interessano, fa esplodere la sua rabbia in una serie di accuse ripetute, cercando di inchiodare la moglie alle sue presunte bugie.
Ad un certo punto un personaggio confesserà di non avere il Grain, e la reazione del gruppo sarà esattamente identica a quella che si avrebbe di fronte a una persona che non ha Facebook o WhatsApp. C'è la tematica dell'ingerenza nella privacy personale, che però rimane soprattutto una costruzione mentale nostra. Questo è un mondo che sembra già essere andato avanti su questo punto. Più importante il discorso dei ricordi. Proveremo infatti indulgenza e pietà infine nei confronti di un protagonista che non riesce a distaccarsi dai suoi momenti migliori, rivivendoli mentalmente e non solo per estraniarsi da un presente nel quale non si riconosce più. Non è quello che facciamo spesso anche noi? Solo che qui arriva il passo ulteriore, più traumatico forse.