Black Mirror 1x01 "The National Anthem": la recensione
Il primo, già storico episodio di Black Mirror, andato in onda nel 2011, racconta il rapporto tra mezzi di comunicazione e processo decisionale
Dal 2017 sono Web Content Specialist l'area TV del network BAD. Qui sotto trovi i miei contatti social e tutti i miei contenuti per il sito: articoli, recensioni e speciali.
L'episodio inizia con il brusco risveglio del primo ministro inglese Michael Callow (Rory Kinnear, lo ritroveremo in Penny Dreadful). L'adorata principessa Susannah è stata rapita. Quello che potrebbe essere l'inizio di un classico soggetto da thriller, da giocare tra le stanze del potere e le indagini sul campo, viene completamente scardinato dalla richiesta assurda del rapitore. Per riavere la principessa indietro, il premier dovrà sottoporsi in diretta televisiva ad un rapporto sessuale con un maiale. Mentre il conto alla rovescia sta per terminare, l'assurdità della richiesta assume di ora in ora concretezza. Intanto l'opinione pubblica, la stampa, la rete sembrano muovere gli eventi al pari dei protagonisti coinvolti.
È il voyeurismo di massa, che giustifica se stesso, che diffonde la responsabilità e in questo modo la annulla. Noi siamo lo sguardo totale, il giudice che crea la morale e applica le sentenze, senza mai sporcarsi le mani. Siamo lontani dal dolore, il dolore è lontano da noi, diventa un'eco lontana diffusa dal web, che fatichiamo a vedere come reale. Possiamo dire di tutto e possiamo decidere su tutto, perché nulla ci riguarda veramente e nulla ci importa veramente. Diventa chiaro ben presto che l'intento di Charlie Brooker – qui la regia è di Otto Bathurst – è quello di spostare l'occhio della telecamera all'interno. Quindi non è tanto ciò che riprendo, ma come lo riprendo e come lo racconto.
A quel punto il finale è solo una provocazione nella provocazione, la vacuità di una società che si rispecchia in se stessa, che non crede in niente se non nell'immediato. La comunicazione dall'alto si incontra con la comunicazione dal basso e partorisce un mostro, mentre tutti assistono compiaciuti alla sua nascita.