Black Lightning 1x07, "Equinox: The Book of Fate": la recensione

La nostra recensione del settimo episodio della prima stagione di Black Lightning, intitolato "Equinox: The Book of Fate"

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Dopo lo scontro dello scorso episodio, Anissa scopre la verità: suo padre è Black Lightning. Contestualmente, Jefferson apprende che la sua figlia maggiore ha delle abilità super umane e che ha deciso di usarle per la lotta (mascherata) al crimine, cercando di liberare Freeland dalla morsa dei Cento.

Nel frattempo, la tensione tra il protagonista e Gambi è alle stelle: Pierce non perdona al suo padre putativo di avergli nascosto che Tobias Whale non solo è vivo, ma è anche tornato in città.

Nel frattempo, il criminale - che abbiamo scoperto essere sostanzialmente immortale - decide di fare la sua mossa contro Lady Eve, con Black Lightning che a sua volta non resta di certo a guardare.

Equinox: The Book of Fate, settimo capitolo della prima stagione di Black Lightning, è un episodio che segna importanti svolte narrative nella trama generale dello show. Finalmente, verrebbe da dire, succede qualcosa in una storia che specie negli ultimi tempi si era saputa dimostrare tutto fuorché dinamica. I personaggi principali fanno ciascuno la propria mossa, cosa che comporta un forte cambiamento nello status quo generale della serie TV, con tre personaggi relativamente centrali che escono fuori dai giochi.

Black Lightning è una serie TV che mai come adesso vive uno stato che potremmo definire paradossale: a livello narrativo, infatti, lo sviluppo delle trame è convincente. Gli autori si stanno dimostrando capaci si saper tessere un arazzo intricato e convincente in più o meno tutti i suoi aspetti, con i sentieri dei vari personaggi che si intersecano ripetutamente tra loro, dando vita a un piacevole effetto domino nel quale sono sostanzialmente tutti coinvolti.

C'è da fare un discorso completamente antitetico per ciò che invece concerne la rappresentazione della storia: la messinscena dello show, e di questo episodio in particolare, è infatti appena mediocre nei suoi momenti migliori, e fragorosamente orrenda nei suoi peggiori (capillarmente negli snodi decisivi, specie se si tratta di sequenze d'azione). Registriamo, infatti, un'evidente incapacità nel riuscire a dar vita a momenti davvero convincenti, o perlomeno privi di frangenti imbarazzanti: l'entrata in scena del protagonista, che affronta i suoi avversari nei corridoi di un locale illuminati al neon, è pessima, ma ancora peggio si riesce a fare nel momento dello scontro a fuoco che poi porta alla morte di Lady Eve: si tratta, infatti, di una sequenza degna del "miglior" Tommy Wiseau, il "disaster artist" protagonista e regista dell'assurdo film The Room (poi divenuto un cult proprio per questo). Diciamocelo: rappresentare la fine di un personaggio femminile dotato di una corporatura abbastanza robusta con il bullet time è francamente troppo.

Dunque, sebbene come vi avevamo già detto dietro a Black Lightning vi siano le migliori intenzioni - specie di tentare di dar vita a un canone diverso per questo genere di produzioni - all'atto pratico il risultato si sta rivelando pienamente insufficiente, se non proprio disastroso. Cerchiamo comunque di provare a rimanere ottimisti, dicendo che poiché le potenzialità a monte ci sono, basterebbe una maggiore cura per mettere in piedi uno show perlomeno accettabile. Anche perché mancano (ancora...) sei episodi alla fine della stagione.

L'avere un Black Lightning incastrato per un omicidio che non ha commesso è un preciso rimando ai fumetti classici di Fulmine Nero editi dalla DC Comics: nella fonte originale, però, il protagonista è accusato di essere l'assassino di Joey Toledo - in questa versione ucciso da Gambi - e non di Lady Eve.

Come easter egg abbiamo notato la presenza di una copia del romanzo Moby Dick (1851), scritto da Herman Melville, sulla scrivania di Tobias Whale: la metafora è ovvia e legata all'essere un afro-americano albino di questo personaggio.

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