Birthright vol. 3: Alleati e Nemici, la recensione

Abbiamo recensito per voi il terzo volume di Birthright, intitolato Alleati e Nemici, di Williamson, Bressan e Lucas

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Maghi, demoni e draghi continuano a invadere la nostra realtà anche nel terzo volume di Birthright, intitolato Alleati e Nemici, fantasy moderno edito da Skybound (etichetta Image creata da Robert Kirkman) e pubblicato in Italia da saldaPress. Protagonista di questa avvincente epopea è Mikey Rhodes, prelevato in tenera età dal pianeta Terra, strappato dall'affetto della sua famiglia e condotto su Terrenos, dove, grazie agli allenamenti di Rook, avrebbe dovuto compiere il destino cui era stato predestinato: uccidere il Dio-Re Lore. Qualcosa, però, sembra essere andato diversamente rispetto a quanto previsto dalle profezie, qualcosa che spinge Mikey a tornare dalla sua famiglia originaria, e, contestualmente, a mettersi sulle tracce dei maghi scappati da Terrenos.

La famiglia Rhodes è ora divisa e ognuno dei suoi componenti ha un bel daffare nel cercare di raddrizzare una situazione destinata a diventare sempre più drammatica. Aaron - il papà di Mikey - è ancora in carcere dopo aver aiutato suo figlio a scappare; sua moglie Wendy, in compagnia della gideon Rya (che nel grembo porta il figlio di Mikey) segue le tracce lasciate dalla magia per cercare di raggiungere il Prescelto e suo fratello Brennan, il quale, dopo un'iniziale ritrosia, ha deciso di accompagnare questo guerriero giunto dal nulla nella sua ricerca di Sameal, il più potente dei maghi fuggiti sulla Terra. La caccia è aperta, che ognuno si guardi le spalle da attacchi o imboscate.

Arti mistiche, fascinazione e mistero contraddistinguono l'interessante sviluppo creato da Joshua Williamson e Andrei Bressan, uno sviluppo che sta portando avanti la storia in maniera compatta, precisa ed emozionante. Se la prima parte del volume è caratterizzata da pagine dense di eventi che appesantiscono la lettura - pur offrendo utili informazioni per ricostruire il passato di Mikey - la seconda fluisce in maniera più elettrizzante, grazie all'improvvisa sterzata impressa dagli autori e il susseguirsi di colpi di scena che, oltre al ampliare il cast di comprimari, riescono a mantenere vivo l'interesse e l'attenzione del lettore. La struttura di Birthright resta invariata, con il suo continuo intreccio tra passato e presente narrativo, con la verità che si lascia scoprire un po' alla volta e una sapiente gestione dei personaggi.

Quello che continua a colpire, infatti, è l'indubbia capacità di Williamson e Bressan di mantenere in bilico la vera natura dei protagonisti non lasciando trapelare le loro reali intenzioni. Mikey - come pure le altre creature fantastiche tratteggiate dagli autori - è un ciarlatano subdolo e malvagio, oppure sta portando avanti un piano? E i maghi, sono davvero colpevoli di crimini indicibili? Uno dei caratteri topici del genere fantasy era proprio quello di tratteggiare personaggi o buoni o cattivi, netti nel loro essere: possono tentennare, porsi domande e avere dubbi, ma si comprende subito a quale categoria appartengano.

In quest'opera, invece, tutto resta sospeso e in evoluzione spingendo il fruitore a mettere in dubbio la percezione della realtà così come appare tra queste splendide tavole. La gestione del registro stilistico è funzionale allo sviluppo della storia e alterna momenti più introspettivi ad altri carichi di thrilling concorrendo alla realizzazione di una serie intensa, affascinante e fantastica. Il viaggio, la famiglia e la lotta tra bene e male continuano a offrire un ricco substrato alla riflessione.

Si mantiene alta anche la qualità della prova che lo stesso Bressan offre al tavolo da disegno: il suo stile realistico si lancia in voli pindarici tra scenari ora urbani, ora immaginari, con una plasticità e una precisione davvero notevole. Le soluzioni grafiche adottate per sublimare su carta le trovate narrative lasciano semplicemente senza parole in quanto a originalità e varietà.

Dopo esservi ripresi dallo shock successivo alla lettura dell'ultima pagina di Birthright vol. 3: Alleati e Nemici, fermatevi a riflettere sulla gran quantità di eventi contenuti in queste pagine e la grande maestria con la quale vengono uniti per ottenere una serie decisamente sopra la media dei prodotti disponibili in fumetteria. Non si tratta di cavalcare una moda del momento, quanto la capacità di prendere un genere e renderlo contemporaneo, senza tradire il suo spirito primigenio.

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