Billions 2x12 "Ball in Hand" (season finale): la recensione

Billions entra in una nuova fase della sua storia, nel season finale della seconda stagione

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Spoiler Alert
Gli eventi del season finale di Billions erano in qualche modo già scritti nell'episodio immediatamente precedente, in quel pianto che si trasformava in risata di Chuck. E tutto sembra tendere a ciò che viene raccontato in Ball in Hand, compresi tutti gli eventi pregressi. La serie di Showtime lo sa, e convoglia parte delle energie spingendo, come sempre fa, i due protagonisti in avanti, l'uno contro l'altro. Già nel finale di The Conversation Chuck e Bobby si erano ritrovati in un momento di confronto, così sottilmente diverso dagli altri che li avevano visti insieme. Anche in questa occasione infatti si punta l'accento sul crollo di ogni filtro, professionale, sociale, umano. Solo parole e odio.

Ball in Hand si avvicina a quel momento tutto sommato senza riservare particolari sorprese. Boyd non può far altro che andare da Axelrod e anticipare che verrà arrestato durante la giornata. E quella stessa giornata viene scandita, quasi ora per ora, a segnare il modo in cui Chuck, Bobby, Taylor, Wags, Wendy, Lara e gli altri vivono sulla loro pelle il momento che si avvicina. Evidentemente ognuno di loro dovrà fare i conti con le conseguenze che arrivano veloci e le cause che le hanno generate.

C'è un'idea di paternità tradita nel modo in cui Axelrod si rivolge ai figli, di fatto preparandoli all'idea della separazione e alle sfide future, e al fatto che semplicemente il loro padre non è perfetto. E, dall'altra parte della barricata, un altro confronto tra padre e figlio, quello tra i due Rhoades. Il padre in questo caso non ha digerito il fatto che Chuck sia stato in grado di sacrificare perfino lui per arrivare al successo. Ma, come Chuck dirà poco dopo a Bobby – e a se stesso – ne valeva la pena.

Quindi la svolta che diventa occasione di confronto e rilancio per le sfide future. E sembra molto lontana la prima parte della stagione, con le sue piccole ripicche, nel momento in cui Billions entra in una nuova fase della sua storia. Nel momento in cui il gioco passa al livello successivo – e un po' tutta la puntata verte su un dialogo al biliardo – lo scontro privato diventa qualcosa di esposto. A quel punto crolla l'idea (ma c'era mai stata?) di scontro tra bene e male, e la dimensione più umana di Billions, che non gioca più troppo alto ma ricade con successo sulle spalle dei suoi protagonisti, prende il sopravvento. Passando da questa strada si può costruire qualcosa di interessante per il futuro dello show.

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