Billions 2x11 "Golden Frog Time": la recensione
Billions arriva a un passo dal finale di stagione costruendo quello che forse è il miglior episodio della sua breve storia
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Chuck e Bobby si sono inseguiti, attesi, sabotati a vicenda, mentre erano impegnati a consolidare il proprio potere e la propria presa nei rispettivi ambiti, forse aspirando a qualcosa di più. Eppure il sapore della vittoria personale sembra avere qualcosa in meno rispetto a quello della vendetta. Tutto qui ruota intorno al grosso investimento nella Ice Juice e nel metodico tentativo di sabotaggio messo in atto da Axelrod per tagliare le gambe al rivale.
L'episodio inizia scandendo con velocità la progressione degli eventi in ombra che renderanno possibile tutto questo. Axe muove poche pedine, tutto sommato "vince facile" e tanto Chuck quanto Rhoades Sr. vengono spazzati via dalla crisi del titolo che precipita.
Ora, Billions non ha mai giocato troppo con i twist narrativi. Qualcosa sul finale della prima stagione, ma poco altro. Si tratta di una serie in cui è difficile empatizzare con personaggi fondamentalmente ossessivi e spesso spietati, in cui gli scenari finanziari rimangono più che altro strumentali alla vicenda e in cui l'anima da thriller, che pure ci sarebbe, cade spesso nel vuoto. Anche per questo abbiamo accolto come una boccata d'aria fresca la new entry Taylor (tra l'altro, un montaggio anche abbastanza normale sulle verifiche a lavoro diventa molto più interessante).